lunedì 13 giugno 2011

Neo Yttologia 71

Il mio vicino è un po’ strano

Vendemmia e pota insieme

Il suo orto non genera rape

Né gemme di grano

È ordinato come una

Duna spazzata dal vento



Il mio vicino è anche un po’ assassino

Tutti dicono che ha ucciso la moglie

Che da anni aveva perso la parola

Ma le voleva tanto bene

Cosi dice a tutti sconsolato

La teneva in casa tutto l’anno

Per difenderla dal mondo



Va a caccia ogni fine settimana

Con il suo cane che guaisce

Invece di gioire dell’uscita

Per inseguire una lepre o un fagiano

Lo tiene chiuso tutto il giorno

In un gabbiotto con un gallo



L’unico che mi fa compagnia

Col suo canto tutte le mattine

Quando il mio gatto arzillo

Mi graffia l’anima già straccia

E il solito ragnetto che scende nel vuoto

Si ferma proprio all’altezza

Della mia insopportabile malinconia



Gianni Iasimone














Neo yttologia 70

Dunque, come avvenne la conoscenza?

Veramente non saprei …

Non sapete come avete conosciuto mia figlia?

Ma non saprei se la signorina Gigliola mi autorizza a dirlo o no.

E che male ci sta? Io ne sono al corrente perché mia figlia mi raccontò immediatamente come fu e come non fu.

Io pure conosco il fatto, perché me lo racconto mia sorella.

L’unico che non sa niente sono io!

Gli esami non finiscono mai – Eduardo De Filippo





domenica 12 giugno 2011

Contorno 8


Cronaca referendaria poco seria, piuttosto di sinistra … a spizzichi e bocconi d’una domenica d' osservazione d’un diritto.

… Mattinata fresca, notte insonne, tormenti da ultimi quesiti … “ma stavolta lo tiriamo giù o no?” … si cuoce come uova con il prezzemolo e decisamente si deve ripensare all’azione mirata; l’obiettivo “svarga e la molla non tiene” così come si diceva nel passato degli universitari della rifondazione e, per i non addetti, “… l’azione è più prolungata del previsto” dissidi interni e … cosa fare di più?

Comitati etici, accampati sotto casa, rubano la scena ai cani del quartiere … quelli belli con coda alzata e sguardo da “O che schifo … un umano!” ma il comitato tiene e il cane ripiega su fattezze pidielline … uno spettacolo gratuito di senatorialità crescente.

… Alzata di brutto … indossata la maglietta della domenica … capelli ravviati e un trucco da referendaria – tonalità marrone – viola – occhiaie profonde e gli Inti Illimani http://www.youtube.com/watch?v=l_k6wWv5ezo per compagni … “la scheda, prendi la scheda” mi dice il compagno di sventure … niente auto stamattina, deceduta dopo la fatica della spesa del sabato … pronta per l’apposizione dei SI … scolpirli una missione!!

Il seggio solitario: poche persone di valore s’inoltrano con schede e documento … i seggiaiuoli ingannano l’attesa con l’arancino del mattino e il ben nutrito capo-sezione guarda con sdegno la mia maglietta pensando e non dicendo … “...un’altra di sinistra!!” … prima s’erano fatte vive Ely e bolle-sister … il mio contro sguardo l’ha fulminato “… e mbè … cazzo c’hai da guardare!”, ribaltato e confuso mi registra e mi permette d’avviarmi … il mio controcanto “… mbè? Guardi ancora??” … ho scolpito i miei Si … li ho salutati con l’invidiabile mossa degli occhi alla “porca troia” di matrice Littizzetto e vagamente commossa mi sono addentrata alla mason in attesa del flusso dei votanti.



Ci aggiorniamo … splenditi voti e languide speranze.

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… Pranzi domenicali come appuntamenti senza nome e senza fine … c’è sempre di più quanto vorresti di meno … Orecchio e Cuore fermo sulle attese di voto … un referendum che è scelta oggi mi diventa una necessità … rifletto, leggo, ricerco … sconto il mio futuro sulle scelte del non voto che darà conseguenze su me che ho scelto di votare … parametri di democrazia su menti svettate e udibili castronerie … ne leggo da paura e le accetto perché pur sempre una espressione … vorrei farli saltare: non è anche quella una espressione??


Oddio musica da Profondo Rosso e inquietanti presenze che mi portano a vedere le opinioni leghiste come quasi un eloquio umano …. Oltre il rutto hanno qualcosa il più … oltre Bonanni che da sindacalista dice che il referendum non servirà a niente, il sindacato dei lavoratori che lustra i piedi ai potenti … we we we ancora il tempo è lungo e la mia cronaca strampalata deve pur aderire a un ambito reale … scecchero note su informazioni ma è ancora presto per sperare.
Tipo queste sigle http://www.youtube.com/watch?v=VObI8287GN8
... Mi affaccio in un mondo alterno e fra poco vederemo rispledere menti positive ...

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Da edizione in edizione il vuoto nello stomaco e la paura che qualcosa non funzioni … una resistenza seria su d’una nazione limitata … all’estero è questo che dovrebbero sapere … moltissima gente in rete che lotta, si attiva, combatte per far spostare qualcosa nell’ago di questa limitata Nazione … abbiamo anche molti silenziosi e coloro i quali credono un dovere la gita fuori porta e non il salvarsi o meno da un destino infame … potranno sempre lamentarsi dopo … quella è la loro cultura, quella la loro dimensione … chiaramente lontana dalla mia e da cui ne prendo le distanze ma, sono pur sempre italiani … fetta purtroppo non indifferente … continuerò a lottare … occhi aperti e una attesa interminabile.

Vedremo gli sviluppi…

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palesemente molto, evidentemente poco … affluenza considerevole ma non abbastanza da sentirsi al sicuro!!
 … ancora un giorno d’osservazione e di speranza … “scoccia, sdraia e spalma” mi dice la mia amica Ely e intende dirmi di non mollare, di continuare a dare l’anima e il cuore come ho sempre fatto … non mi libererò mai dei mie panni, delle mie certezze … voglio una Italia libera non meno dei partigiani, non meno della loro storia e la libertà ha il costo d’una testimonianza instancabile … come la testimonianza delle meravigliose persone che m’hanno fatto compagnia durante il pomeriggio: la TL a cui sono legata.


Domani possiamo ancora sperare … dobbiamo farcela!!


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13 Giugno

Mattinata intensa: finita, serrata … d’ascolto e parola … qualche parolaccia e volti alterni e cambi d’espressione … realizzato poco lavoro e nessuna opportunità … però oggi ho realizzato la mia italianità cucita di trine e tricolori … senza ampolle che ci pensano i padani sul Po fra qualche giorno … mi sono vista invadente e pesante, spesso battente e insinuante … cattiva e ferita ma pronta a ripartire … nessuna sorpresa sia politicamente sia umanamente … nessun partito può abbattere le mie convinzioni, nessun uomo ferirmi .. hanno già fatto tutto e niente può sorprendermi.

Ascolto la tele … tante, diverse e di varie estrazione, leggo e vedo la TL entusiasta … un animo che si risveglia, loro lo paragonano ad un orgasmo per via dei quattro si … e quasi quasi c’acchiappano che uno così intenso non l’ho mai avuto ... ma quelle son storie!!

Si chiude il voto, si chiude un’epoca … adesso, siamo fuori dal tunnel?

Aspetto e vedo … credo di non poter far altro ma lo faccio con classe … ho indossato le mie scarpe nuove che mi regalano dieci centimetri in più … quelle son gioie!!




sabato 11 giugno 2011

Neo - yttologia 69

Er referendum

"A sor Patrì, 'ndo 'nnate co sto passo sverto?"

disse 'na voce da lontano.

Con fil de voce assai sconvorto:

"Corro a votà", rispose l'omo anziano



"E che mai ce sarà da vota, stavorta?

Un giorno si ed uno no na votazione,

è sempre 'n broglio, mica na scoperta.

Me meraviglio che siete 'n boccalone!"



A tale frase er pensionato se fermò,

riprese fiato per risponnere alla celia,

E cco voce ferma stavorta precisò:

"Er referendum è na cosa seria!



P è l'Italia io detti il mio primo voto,

era il due giugno der quarantasei

erano tempi dar futuro ignoto

ed oggi è propro uguale a' tempi miei



Io vojo ddi' la mia, adesso come allora

p è non lassa er potere ai soliti magnaccia

e te che sei nobile per abbassarti ar voto

non lamentarti se poi lo prennerai in saccoccia!"



Segnalata da @icorsari

FRUTTA 50 – Politica, saggistica e dintorni: scazzi seri per gente ignara!!


… Potrei chiedervi solo di recarvi al referendum …. Cosa un po’ banale ma adesso necessaria …
Potrei mettervi di fronte alle conseguenze e dire che il referendum è parola, la vostra, che è stata donata e ultimamente scippata da manovre senza dignità.

Potrei ma, limita come sono preferisco affidarmi ad un grande … ecco le parole giuste:

E ora, José

la festa è finita,

la luce è spenta

tutti se ne sono andati,

la notte si è fatta fredda

e ora, José?

e ora, tu?

tu che sei senza nome,

che ti burli degli altri,

tu che fai versi,

che ami, protesti?

e ora, José?

CARLOS DRUMMOND DE ANDRADE

… aggiungerei …

E’ ora!! Andate …mi fido di voi!!

venerdì 10 giugno 2011

FRUTTA 49 – Politica, saggistica e dintorni: scazzi seri per gente ignara!!



“… Te sento e non te sento” … parlare con il Padre non è mai semplice e Aniene non fa eccezione … lui, un supereroe un po’ lento, di quelli che tardano a recepire le consegne … il tipo che svende al rigattiere il martello di Thor mentre “... u ziu Silviu” commissiona qualcosa che anche la mafia gli rifiuta … l’unico legame è la loggia a cui tutti si legano e in molti s’identificano … naturalmente il Papa fa sacrifici sull’altare di diverse divinità, chiede a chiunque possa aiutarlo un po’ di stabilità pseudo-religiosa … pure il pollo gli offre come sacrificio umano.

Parlo di Corrado Guzzanti in Skyunificato e del suo ritorno dopo molti anni di vagabondaggio mediatico e di chiusura da Editto dalle reti governative … la satira e il burlesco è un affare riservato solo al capo di governo e alla sua squadra di saltimbanchi della domenica … e Guzzanti per nove anni ha vissuto di spettacoli e di passaggi in rete.

… la libertà delle case o le case libere di monolocali occupati o libero il pensiero d’occupare le case …
ma niente libertà di ridere e di “giocare” sulle parodie di governo … come dice Aniene … “... te sento e non te sento” … io aggiungerei, spero presto, “ … te vedo e non te vedo”.
Speriamo!!


giovedì 9 giugno 2011

Neo - yttologia 68

"... si, camminerei spavaldo per le strade cosparse di noci,

me ne starei rannicchiato sotto coperta con ispida barba bonaria,

se non fosse un po’ troppo artificioso

 un passo indietro così deliberato per darsi uno scopo:
libri; porcellane cinesi; una vita reprensibilmente perfetta."

Larkin