martedì 27 dicembre 2011

Contorno 36

21 Grammi

21 Grammi di Alejandro González Iñárritu mi ha lasciata senza fiato … tre storie, la morte, il fato, 21 grammi: il peso che si perde al momento della morte … sarà l’anima?

Spiegare la tecnica del film e l’intreccio fra le tre storie risulta difficile ma, in tutte e tre le storie emerge la morte e la speranza … il sopravvivere su tutto.

Paul, il protagonista, cita una poesia di Montejo sul trovarsi in un universo immenso e sulle molteplici varianti dell'incontro con l'altro … “La terra girò per renderci più vicini, girò su se stessa e su di noi, finché ci riunì in questo sogno” ... c’è stato un momento della mia vita che ha reso vero quel sogno e quella affermazione … uno scorrere che mi ha fatto credere nella potenza poetica dell’andare oltre e … Montejo ha postulato solo una variabile … a me son capitate le altre 99 in giro sulla stessa affermazione. Il sogno mi ha inglobata, la terra s'è mossa, il riunirsi definiva delle priorità non soddisfatte ... ho chiuso gli occhi.
Nei tre percorsi presentati nel film, ho guardato, odiato, amato e pianto … la scala emotiva al completo e tenuta alta l’attenzione ... costante dalla prima scena all’ultima … sarà l’anima che ha un peso, sarà la vita che sceglie per noi, saremo noi che sceglieremo inconsapevolmente … sarà che tutto procede comunque e si fa strada nonostante tutto?
 … talvolta credo che non sia una nostra scelta lo scegliere … talvolta penso che il peso di quei 21 grammi condiziona la nostra esistenza da ancor prima della nostra nascita … portarlo con noi e restituirlo all’ultimo respiro è il segno del nostro passaggio o, come citavo in un raccontino che ho scritto molti anni fa, è cogliere l’Occasione di vivere e di morire per testimoniare d’esserci stati.

Vedetelo se potete … io lo rivedrò!


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