Capodanno … spari a tamburo come
se si abitasse in un deserto … Capodanno e prime emozioni colte da paura …
Capodanno e la scoperta di bugie ancora una volta da i soliti ingannatori …
Capodanno e ho inviato messaggi e auguri, fatto telefonate come non mai,
sentito la solitudine ed ho provato a combatterla in questo modo … Capodanno e
mi sorprende che ci sia chi mi cerca ancora anche con una semplice cartolina …
amici di vecchia data che si ricordano di me e m’invitano, mi scrivono, mi
sembra un dono come se avessi la certezza di non meritare mai nulla di buono.
Capodanno fra i miei piccoli e le
speranza di vederli crescere fra i molti punti da correggere e le tante loro –
o mie – incongruenze … capodanno vestita da bambolina con le rose delle bambole
del dopoguerra … Capodanno di cibo, tanto, di pentimenti, di altro cibo per
pentirsi di nuovo … Capodanno con odore di cibo del pranzo dell’indomani per
gli ingannatori, spero di non perdere mai il sorriso che sudo ogni volta …
Capodanno e un tetto nuovo, di legno, con molti sacrifici di Ale, un tetto
parziale e solo d’una parte d’un corridoio e forse non ci sarà mai il seguito
ma gioisco di quel che ho adesso … Capodanno fra le prime liti dei bambini e la
testardaggine adolescenziale di Marco … Capodanno come un passaggio semplice
fra gioco del mercante in fiera e il piatto … Capodanno in famiglia e un cuore
un po’assopito … Capodanno che vorrei ordine e garantire ordine, essere bella e
saper garantire la bellezza, essere me stessa e coltivarmi … Capodanno con un
sogno fra le dita, l’altra laurea, e l’emotività che mi ricorda la sua
instabilità … Capodanno da tener duro e un quid che me lo ricordi sempre …
Capodanno e l’arrivo del 2013 e un
vedremo che comincia a pesarmi mentalmente … Capodanno senza spensieratezza
e il capogiro delle responsabilità … Capodanno che mi fa diventare grande …
Auguri!