lunedì 18 giugno 2012

Contorno 94


E se prepararsi ai fallimenti fosse la strada giusta? Guardare il bicchiere mezzo pieno può essere davvero una soluzione? Ci abituano a farlo per farci diventare più forti ma, in realtà, sono le delusioni che ci fanno diventare grandi come i No che si dicono ai figli per educare.
L'articolo parla d’un museo dei Fallimenti e non mi sembra davvero una cattiva idea: anche questo luogo dove scrivo, da carbonara, è un museo di fallimenti. Ci imbottiglio pensieri positivi e negativi, molte ombre della mia vita, e non chiedo nemmeno che qualcuno li guardi o addirittura li compri. E’ la mia vita e comunque vada ho sempre cercato di viverla al meglio. Di fallimenti e di delusioni ce ne sono … ma chi non li ha? Forse il museo che potrei aprire è quello delle azioni sbagliate e reiterate nel tempo. Questo credo che possa essere una novità assoluta perché poche donne compiono sempre gli stessi errori e sempre nel medesimo modo … stupidità? Si, forse ma è semplicistico … forse insicurezza o eccessiva fiducia nell’altro. Non mi hanno insegnato a capire l’altro e a tutto mi avvicino come l’agnello al lupo … o forse il lupo sono io, ma un lupo cretino, un Ezechiele che soffia e soffia e non lo capisce che la casa è di mattoni: che cazzo soffi??
La vita è un museo, un luogo di gesti, un luogo di speranze, un luogo di sentimenti e tutti, i più svariati, andrebbero messi in mostra e senza paura. Questo l’ho sempre fatto e il mio business park è sempre stato li e prima o poi ritornerà. Ma, dato che ho paura dell’aereo che dovrò prendere fra poco, ho deciso di scriverle tutte le mie robe in fiera e di lasciar chiuso lo scrigno: due le vie … o la morte dei mie pensieri con me o una riscoperta tardiva e la mia voce che affiora. Comunque sia … per il momento scrivo e poi si vede che succede.
Voglio chiudere con l’introduzione del giornalista, mi piace ed è vera: Be positive, look on the bright side, stay focused on success: so goes our modern mantra. But perhaps the true path to contentment is to learn to be a loser. Notte!

Contorno 93

"Non concedere all'uomo che muore per noi di morire col nostro bacio sulle labbra"
Lo dice Zoe Bolo Filzo ne "Il codice di Perelà" di Aldo Palazzeschi ... sintetizzare il suo pensiero è impossibile così ho digitalizzato le pagine e le accludo a questo intervento.
Lei, per bocca di lui (Palazzeschi) saprà dire com'è una vera donna ... una donna buttata all'angolo dalla legge degli uomini ma padrona di una sola ed unica arte. Non importa quanto gli uomini e le loro leggi siano accorti sull'arginare l'affare donna lei è padrona d'un certo campo che nel 1911 era difficile spiegare ma Zoe c'è ampiamente riuscita: Buona Lettura!


domenica 17 giugno 2012

Contorno 92


Conta essere pronti … pronti a lasciar tutto perché la fine arriva e ogni giorno finisce: il domani, per chi l’ha, è una prova d’appello, una possibilità di perdonare o perdonarsi. Di scusarsi.
Ho fatto male a chi mi sta accanto … li ho immaginati in un mondo lontano e fatto mio un mondo estraneo … ho regalato false speranze, disegnato una persona che non esiste … situazioni senza limiti per un bene personale e senza alcuna malizia. Vivevo uno stato d’animo turbato e qualcuno prepotentemente s’è mescolato e sconvolto i miei limiti … l’ho pagata cara, la sto pagando, ma adesso sono pronta.
Devo esserlo … saprò esserlo?
Paura!

sabato 16 giugno 2012

Neo _ Yttologie 157


“Amico mio, voi siete di fumo e io, in fondo, sono di carta, ogni mia azione si svolge e si compie per mezzo della carta, badate bene, non occorre neppure che sia pulita, sovente è in condizioni da far pietà, una schifezza, ora io posso dimostrarvi come due e due fanno quattro che fra la carta e il fumo la distanza è brevissima, minima. Non solo, ma il fumo non essendo che la sublimazione della carta si lavora cento volte meglio.
Lasciate fare a me, non cè uomo capace di superarmi in tale industria. Voi siete di fumo, io so il fumo che cos’è. E non appena ho sentito di poterne avere in natura mi sono detto subito: non c’è un minuto da perdere, e sono corso da voi. Tutte le cose possono diventare moneta sonante dentro le nostre tasche, e il fumo in proporzioni illimitate. Il sole, vedete, che pare una cosa inaccessibile, mai raggiunta, non è che un grosso biglietto di banca, che se riuscirete a spicciolare potrete spendere a vostro piacimento. E non vi dico, poi, la luna.”
Il Codice di Perelà di Aldo Palazzeschi


venerdì 15 giugno 2012

Contorno 91


Ma di figure se ne fanno davvero tante ma io le batto tutte in fatto di schiacciare … (la dico o non la dico?? Mumble mumble … la dico!) MERDE!
Esco dagli spogliatoi sudata e con la percezione del mio corpo assolutamente distrutta (Ingrasso lo sai!! Ingrasso … porca!!) e trovo una persona che conosco da tanto sdraiato su di un divano … si era sentito male, forse un collasso da caldo, e due colleghi di palestra a dare soccorso.
Sento vagamente chiedere dell’acqua e zucchero o qualche succo di frutta … mi fermo e li guardo concitati e mi esprimo (sentito? Mi esprimo! … mai a star zitta!!) “Ma non date acqua e zucchero … se poi soffre di pressione alta?” il collega continua le sue pratiche e mi dice “In effetti, il polso è davvero accelerato!” ed io continuo … chiamate un medico e il soccorritore si gira verso me e mi dice “Sei una Collega?” ed io secca rispondo “Insegni anche tu?” .
Un barlume di ragione si è affacciato dopo, molto dopo, LUI era un medico … sceso il silenzio e un bel po’ di ghiaccio … poi mi metto a ridere, il medico ride più di me e il paziente si muove e sorride. Ecco l’abbiamo spuntata … a mio modo il soccorso l’ho dato anche se non avrò il coraggio di tornare di nuovo nell’arena la prossima volta.
Ecco, in quel caso posso definirmi solo con un termine regionale … solo nostro: Sono una ciolla!!!
Anche questo è detto e le mie nuove spalle del giorno come non mostrarvele … eccole!!


Contorno 90


Dall’Italia in vespa,  anni cinquanta, all’Italia in bicicletta, anni duemiladodici, e non per ragione di salute! Cavoli che progressione!!
Stiamo davvero una meraviglia e tira e tieni, sostieni e presta, nascondi e ammetti … sobrio e non ridere che qui i culi non c’entrano ma, la povertà non accenna a finire. Anzi!
Adesso i padroni del petrolio giocano al ribasso per attrarre di nuovo il cliente … sino alla prossima carognata!
Draghi lo dice forte: non è che possiamo fare tutto noi! Intanto la Merkel comincia a scalpitare sul fatto che tutte le crisi non le può sostenere lei … per me lei non presta nemmeno un brik di latte al vicino di casa ma, è solo una mia opinione!
Tornano le pin up, nella nuova carta d’identità m'hanno regalato cinque centimetri in più – grazie ai tacchi!! – ho pescato un costume fantastico in una svendita fallimentare e ascolto del sano blues: rido da sola ma rido …
Qui si cominciano a svendere i gioielli di famiglia … in centro città tanta confusione turistica ma negozi vuoti e svendite fallimentari ovunque … poche idee ma confuse.
Inoltre l’ultima cugina di famiglia si sposa e parte l’ingegno: riadattamento d’un abito di qualche stagione fa … la nuova sarta oggi m’ha detto “Fortuna che anche con gli stracci lei sta elegante!” ed io, incassato il complimento comincio a pensare che le idee, prima o poi, finiscono … che fare?
Vado a correre al Cus? … ma anche si, dai: questa cronaca giornaliera può anche chiudersi!! Oggi, è chiaro!!


giovedì 14 giugno 2012

Neo - Yttologie 156


Dammi fiori di carta
Che non lascino nessuna  essenza,
senza nessun riguardo
che non vogliano essere nulla più d’un processo creativo.
Dammi dei fiori di carta
Su cui asciugare gli occhi quando il colore sarà esaurito,