sabato 31 marzo 2012

Riflettere PL!ease! 13



Oggi frutta che il dolce se lo sono già mangiati!!
Buona Domenica … di buono c’è poco per gli italiani … non ci sono nemmeno gli italiani volendo
Domenica?
Quella c’è ancora e sta, tutto sommato, bene … Domenica mi fa venire in mente la domus, la casa, un segno che definisce l’esistenza dell'uomo e una possibilità alternativa di sopravvivere … e, in tempo del poco in monete e in banconote, avere casa è una operazione di creatività dell’illusione e, per tenere il poco che ancora non hanno preso, è sufficiente un portamonete da riciclo … alla prossima magari c’insegnano come stamparli i soldi.

Buona Domenica!!


Which is more important to you?


I think who everything meeting is an opportunity but at times if I lost that opportunity is really a save





Contorno 65


Respirare: primo e ultimo passaggio della vita … un’ora di respirazione breve, profonda per sciogliere i nodi che legano la colonna, lo sterno, la gabbia toracica … respirare per vivere, respirare come terapia.

Ho cominciato un nuovo percorso … il pilates del sentimento … alla ricerca dell’equilibrio d’una donna che cerca se stessa … come un avatar/donna di alcuni anni fa, che poi ero sempre io … ho perso la mia amata poesia … ho perso la primavera come quella di Cocciante o come Due, che ascolto adesso, ma solo perché il testo è realmente poetico … scritto appunto da un poeta … Cocciante ha messo solo la musica che lodevole, confortante, ma non regge il testo.

Il pilates di gruppo, poche e belle persone tutte in cerca del gesto iniziale e alla conservazione d’esso … oltre la conferma di questo passaggio … al riempimento delle spugne della vita e di questa vita farne tesoro.

Io vedevo rosso stamattina … il forte che è imprigionato dentro e che cerca una scatenata via per scivolare e conficcarsi anch’esso dentro il bacino come la respirazione profonda … dal bacino che contiene ed è contenuto … dallo sha on tzu di cui sono divenuta seguace e formatrice quando non pensavo potesse essermi mai utile.

Del doppio passaggio ne conosco la metà … le porte del mondo non le trovo e trovarne la maniglia diventa complicato … si comincia dal respirare come il sasso che anni fa riuscivo a far saltare … e che ha salvato la nascita del piccolo … respirare ci è servito per vivere ad entrambi … serve ancora oggi … il pilates mi aiuta a riscoprire il suo valore.

Sabato!! … si vede amici … veri amici … respiro, lentamente e profondamente respiro.



venerdì 30 marzo 2012

Neo - Yttologia 133

E’ la stagione del dolore e la colomba

Si posa perplessa:

E’ la sbocciante primula a condurre

La stagione del dolore.

Le sue lacrime verdi il mirto evolve

Nella stagione del dolore.

I lati del giardino cittadino

Si adornano di sangue.

Contro le rocce agli antipodi

Si leva la stagione del dolore,

Gli equinozi della disperazione

Giungono con sequenza oscura.

Il meccanismo dell’esperienza

Accelera il suo male, l’orrore,

Simile a un sesto senso, esplode

Nella luce della ragione.

La stagione del dolore è una macchina.

L’uccello penzolante e la giunchiglia

E la lingua di fuoco e il rapido ruscello

In quella triste macchina funzionano.

George Barker

giovedì 29 marzo 2012

Contorno 64

Di presenze strane siamo fatti … la vita è un insieme d’elementi ingiustificabili ma che rendono credibile l’esistere … il tetto dell’edificio è quasi casa mia … vivo con i cicli dei colombi, con i loro ritmi, il loro andare, il loro tornare … l’accoppiarsi e di piccoli colombi appena nati ne ho visti tanti.

Cicli quotidiani che scandiscono i miei anni … ognuno trascorre il proprio tempo legandosi a dei valori più o meno importanti, per me i colombi, la loro vita, anche i loro disastri segnano le stagioni e il quotidiano … dalla finestra del mio bagno uno in particolare mi aspetta … io lo riconosco e il suo sguardo fisso, al contrario degli uomini, non è indice di stupidità … sono anime semplici, incapaci di far del male … sporcano ma questo mi pesa relativamente … la gioia che negli anni m’hanno dato è nettamente superiore.

Da po’ li osservavo poco … presa dalla fretta, dal collocare e ricollocare ogni singolo spazio del vivere, mi sono permessa di non osservarli … tutte le piogge di questo inverno "piovoso" le abbiamo fatte insieme: loro fermi, bagnati, impassibili a raccogliere acqua e freddo ed io lì a guardarli … semplicemente guardarli.

Oggi è venuto a salutarmi … il piccolo colombo smagrito che mi aspetta al mattino ha fatto un volo e si è appoggiato alla finestra mi ha guardata per un po’ e poi è andato via … non l’aveva mai fatto … in tanto tempo mai … il colombo che gli stava accanto ha spiccato un volo accanto … l’ha sorvegliato a distanza … l’ha vegliato ecco … lo veglia ancora adesso che è morto sul balcone del signore di fronte … è venuto a salutarmi ed è stupido piangere per un qualcosa di stupido ma talvolta anche questi segni hanno un loro valore. La morte non è stupida.

Il compagno lo veglia ancora … più umano degli umani … migliore sotto tutti i profili possibili … piango perché per me è morta la poesia … che vuol dire quando un colombo che conosci da un po’ fa un salto e  viene a salutarti … che vuol dire spiccare l’ultimo volo per te … le sue ultime forze.

Ho sempre creduto in quello che appare stupido ai molti … ho spesso visto un’anima dove l’anima non veniva riconosciuta e, osservare con occhi diversi mi ha regalato un mondo meraviglioso … una dimensione che non appartiene agli altri che valutano solo il superficiale … piango per un colombo perché è meglio d’un umano … mi ha dato di più, una relazione più forte … piango perché sono una stupida credulona, una che alla poesia crede … quel colombo era la poesia del mio mattino, dei pomeriggi fra piatti, compiti e studio … mi dava la ciclicità … mi ricorda la poesia di Charles Bukowski

una poesia è una città piena di strade e tombini

piena di santi, eroi, mendicanti, pazzi,

piena di banalità e di roba da bere,

piena di pioggia e di tuono e di periodi

di siccità, una poesia è una città in guerra,

una poesia è una città che chiede a una pendola perché,

una poesia è una città che brucia,

una poesia è una città sotto le cannonate

le sue sale da barbiere piene di cinici ubriaconi,

una poesia è una città dove Dio cavalca nudo

per le strade come Lady Godiva,

dove i cani latrano di notte, e fanno scappare

la bandiera;una poesia è una città di poeti,

per lo più similissimi tra loro

e invidiosi e pieni di rancore...

una poesia è questa città adesso,

50 miglia dal nulla,

le 9, 09 del mattino,

il gusto del liquore e delle sigarette,

né poliziotti né innamorati che passeggiano per le strade,

questa poesia, questa città, che serra le sue porte,

barricata, quasi vuota,

luttuosa senza lacrime, invecchiata senza pietà,

i monti di roccia dura,

l'oceano come una fiamma di lavanda,

una luna priva di grandezza,

una musichetta di finestre rotte...

una poesia è una città, una poesia è una nazione,

una poesia è il mondo...

e ora metto questo sotto vetro

perché lo veda il pazzo direttore,

e la notte è altrove

e signore grigiastre stanno in fila,

un cane segue l'altro fino all'estuario,

le trombe annunciano la forca

mentre piccoli uomini vaneggiano di cose

che non possono fare

… è che quel colombo indica la fragilità del mio sentire e vederlo morire da un po’ di sepoltura alla capacità di credere ... o forse dona una dispensa per andare avanti … per il momento il compagno del colombo è ancora li a vegliarlo e lui, con il suo collo riverso, sentirà il mio dolore?



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La cronaca di oggi: Could him bring or dignity life ... or the worse life? … I think who he had asked himself

I think who he had choose only for fire ...














































































mercoledì 28 marzo 2012

Contorno 63

1,2,3 … Stella

Nuova puntata della Guzzanti politicizzata … quella che preferisco, è chiaro, e Anteprimi lancia un nuovo passaggio alla Arbore: Via Cola di Rienzo 100 – Roma o 98 e poi una serie di numeri d’avviamento postale approssimati e improbabili.

Come il povero Giandomenico Pisapia che è stato perseguitato da chiunque con “Volante uno … volante due” … immagino quante lettere arriveranno a quell’indirizzo e magari incontrate la ragazza che vi piace ed abita pure li e, tutti insieme pensiamo che sia l’Anteprimi d’un qualcosa … è proprio nato un nuovo luogo comune.

Poter vedere immagini di sana ironia è l’unica sana abitudine che noi residuati italiani possiamo ancora permetterci … fra editti e tartassamenti lo scazzo cresce e i nuovi martiri non riconosciuti saranno quelli italiani … non riconosciuti dalla chiesa perché tengono i cordoni a tutto il resto del mondo.

Quello che conta … dalla parte dei cassieri mica dei ve-(r)-SSati … oggi Marcorè fa l’infedele e Travaglio fa Travaglio … anche loro sono colore in un tempo buio … Anteprimi di qualcosa che esiste.

A margine del visuale c’è l’uditivo … ho scoperto un fado nuovo e che mi piace http://www.giuaecorsi.it/it/le-canzoni/wonderwoman/ ricamato da Corsi e Giua è mirato, attuale, trascinante … aderente alla realtà, faranno grandi cose questa estate … fra qualche mesi li vedremo tutti persi dietro questo motivetto.

Capelli tirati, passo a tempo e magliette aderenti che, si proprio così, stringe le tette e ce ne dobbiamo fare una ragione!!





martedì 27 marzo 2012

FRUTTA 101 – Politica, saggistica e dintorni: scazzi seri per gente ignara!!

Investi qui!!

Toc toc … avete fondi da investire?economie crescenti guardate all’Italia … gli Italiani sono pazienti, abituati ad essere silurati, comodi e trasportabili, non sporcano perché non mangiano … gli abbiamo tolto tutto o quasi e loro sono ancora li a bocca aperta … stiamo pensando di cavargli i denti d'oro!! ... esenti dall’articolo diciotto, quando ti stanchi calcio in culo e via … contrariamente full full time sino ad esaurimento… poi quando sono scavati, malati, muoiono pure perché la sanità non funziona e non se la possono permettere questi pezzenti!

Ma risparmiamo con le pensioni … spopoliamo le città … riduciamo l’inquinamento perché abbatti macchine, trattori, gas, metani e similari … la verdura è solo radioattiva perché tutta la monezza la scaricano nelle terre italiane … adesso anche padane … Investite da noi, se volete vi regaliamo un delegato Fiom prima discriminato, poi licenziato, sempre tassato e potete usarlo come pupazzo di neve in inverno o spaventapasseri in estate che il manico l’hanno sempre al posto giusto.

E per la crescita non c’è da meno … crescono i ricchi, i parlamentari, le spese governative, le pingui farine dei ricchi … gli altri tutti crocifissi al palo della luce (anche se era telegrafo) appena tagliata … fra Quasimodo o  le “Tre croci” che Tozzi ci perdoni!!

Investiteci!!