lunedì 26 dicembre 2011

Contorno 35

La pesca miracolosa … dentro l’amenano, a piedi scalzi alla ricerca delle monetine turistiche.

Chissà perché poi al turista   viene voglia di lanciare una moneta in un fiume imprigionato da una fontana … se bastasse questo ad assicurarsi un ritorno, una possibile revisione del già visto, una sovrastruttura aliena e ambigua e un deserto di desideri da cercare … un uomo, quell’uomo, è riuscito a rovistare fra i bisogni d’aspettare e inspirato da tutte le sue mancate libertà.

Si è ricercato il suo pane in un bisogno … la sua eterna giocondità l’ha reso semplice … gli ha reso il gesto naturale senza rivedere la necessità di mediare nulla con nessuno … perché bisogna essere pazzi per fare il giusto e pazzi per capire il giusto.

La sua limitata comprensione gli ha dato l’oltre … Chi sa vedere si salva ... in molti lo deridevano ma io lo capivo … essere diversi non è un limite, è una certezza … siamo stelle amico strano … ci accendono e ci spengono ma loro, chi può accenderti, hanno un interruttore d’una potenza che non conoscono.

Sorridi della tua ricerca … io proseguo verso la mia.


martedì 20 dicembre 2011

FRUTTA 84 – Politica, saggistica e dintorni: scazzi seri per gente ignara!!

Meneceo su cinquantamila talenti, guadagnati dalla costruzione dell’acropoli di Cadmo, pagava le imposte come se ne avesse guadagnato solo cinquemila talenti, però poi a quel furbone di Tiresia, per una previsione finalizzata alla reggenza, li versava -  in nero -  e senza battere ciglio!

E  che abbiamo inventato? ... Praticamente nulla … furto e corruzione … corrompere per rubare e furto su tutte le ruote … la tombola del ladro!

Ecco la naturalezza del corrompere e del fare leggi che sono Monti/Berlusconi … così non abbiamo speranza … il popolo, inteso come quella manica di cretini che si fanno il culo per i ricchi, tale è e tale resta.

Di che parliamo? … allora avanti il prossimo argomento: ma non c’è??consumi??quali? feste? … quelle religiose – dei ladroni dell’Ici – imu o come cazzo saràregali? … i pacchi di equitalia hanno un aspetto da “scarta scarta” e un perché … ma siamo tutti buoni e solidali con i peggiori!!

Alimentazione e proteine? … ormai mangio più orzo della capra di Heidi …

Abiti e accessori? … gonne e giacche ristrette ulteriormente ed è un fiorire di vintage da necessità … non si sfigura solo se si ha una grande fantasia!

Mi sento all’epoca del “… se potessi avere mille lire al mese” con lo smartphone e la crescita sociale biodinamica … come per la scuola elementare i programmi ministeriali da modulo trasportati alla mono- insegnante – o quasi – e alla riduzione oraria con la stessa vastità d’argomento … praticamente come far entrare una taglia 48 in una 40: miracoli!

Qui si parla del nulla perché nulla siamo … e poi tutto nelle mani degli economisti: ma saranno capaci questi personaggi di comprarsi un paio di calzini da soli?quanto spread ci mettono dentro e altre cazzate del genere??

Siamo in recessione … si andrà verso la depressione dei mestieri, acquisti e pensieri, continuano a pensare che tutto si riprenderà alla grande … certo morendo tutti i fessi che pagano … forse … vediamo poi a chi lo tirano il sangue … Dracula era un dilettante!

Rileggo la novella Libertà di Verga … mi schizza il sangue in testa nel sapere che può esserci un attimo di rivolta, di equilibrio ma, il dopo,  mi fa capire che il cappello in testa, prima o poi, devi rimettertelo … la coppola che è il copricapo dei poveri … o dei mafiosi e, quando vai fuori dal proprio range, è così che ti conoscono senza storia e senza cultura.

Intanto i pacchettini di Natale per i parenti diventano superflessuosi e il massimo dell’alternativo … da semi in regalo a quaderni in carta riciclata e matite su corteccia locale … costo limitato e un messaggio di coordinazione: poco mi sopportano ma non me ne importa niente.

Anche i biglietti d’auguri li ho creati da me … sociali e non … un lavoro quasi discreto, stampati in modo decente ma, mi sono accorta che … alla fine, non ho nessuno a cui inviarli: siamo rimasti io e i biglietti … ed entrambi siamo segni del nostro tempo.




Neo - Yttologia 103

”Che cos’è avvenuto di nuovo? Che cos’è cangiato?”
“Che cos’è cangiato? L’animo! L’animo! Ecco ciò ch’è cangiato!
 ...  E’ cangiato in me l’animo! Sarà un sospetto ingiusto, che vuoi che ti dica?
Ma m’è entrato dentro; non posso più scacciarlo!
 Non posso più seguitare così insieme una relazione ch’era possibile solo a patto che non sorgesse mai tra noi nessuna questione"
(...)
“ … per me, sento che è finita! Infelice, dunque, inutilmente.
Sarà durezza, sarà dispetto, anche sciocco – tutto quello che vuoi – ma non mi passa: sono fatto così, sento che non mi passa.
 Io non ci torno più.”
         O di uno o di nessuno – Luigi Pirandello

domenica 18 dicembre 2011

Contorno 34

LA MORTE DELLA PIZIA di Friedrich Durrenmatt


… E ci vuol dignità anche nel fare la Pizia!!

La vestale d’Apollo alla sua età non può nemmeno andare in pensione: Pannychis XI, la Pizia di Durrenmatt   – figurarsi se lavorava ai nostri tempi!! – trascina la gamba, vive in un tempio malsano e ha pure i reumatismi … la sera, quando chiude il tempio,  è così stanca che si prepara un po’ di semolino che non mangia perché s’addormenta.

E’ dura la vita di Pannychis XI  … e poi tutta la gente che viene a cercarla per quegli strampalati vaticini … Merops  XXVII specula sino alla fine sulle vestali che gestisce, anzi più sono andate più improvvisano consulti andanti come quello offerto a Edipo e come la predizione che anni dopo, su ordine di Tiresia, ha dovuto recitare a Creonte … proprio una vitaccia!!

Mica è facile avere doni magici e particolari proprietà … pensate alla Rapunzel disneyana e ai suoi venti metri di capelli magici e biondo oro … prigioniera della sua stessa dote e della sua stessa necessità di conoscere il mondo … una bionda dalla padella facile … ce ne fossero!!!

She’s the girl, come mi ricorda questo film http://www.youtube.com/watch?v=QQqzj9BFYJM&feature=related anche se proprio girl, la Pizia,  non è … e poi … e poi il seguito lo leggete da voi: La morte della Pizia di Friedrich Durrenmatt – Adelphi

Buona lettura!!

giovedì 15 dicembre 2011

FRUTTA 83 – Politica, saggistica e dintorni: scazzi seri per gente ignara!!

La favola del diverso parla di diversità ma con un fatto in mezzo … non è stata ancora scritta!

Molte  favole sono state narrate, inventate, raccontate … quella della diversità è stata  ripartita, giudicata, insultata ma mai, dico mai, definita … cos’è il diverso?

Una volta dicevo che “… il diverso è una ricchezza in scala diversa ma oggi questa definizione non è più accettabile e non sdoganabile nel senso comune … Io sono diversa e la mia diversità non è una opportunità, spesso un ostacolo ma mai una rinascita … lavoro con la diversità ma, la loro integrazione,  è possibile nella fascia scolare e perde il tutto in quella pre-adolescenziale (filmati e violenze ai diversamente-abili)  … la diversità è nel colore e Firenze ha da raccontare la follia della destrutturazione del colore … Quale colore è quello giusto, Signori del Nord?? … quale accento?? … quale Regione? … quale quartiere?? … arriverete a quale parente è diverso??? … c’è poi la diversità d’etnia e Torino dice la sua … quale etnia è per definizione stupratrice?? … i rom per la ragazzina e anche i rom per Erika e Omar … quanto costa la perdita della verginità? … quale comunicazione avveniva in quella famiglia? … quale rapporto comunicativo? … se la ragazzina per difendersi ha dovuto inventare una balla simile il problema stava dentro la famiglia non fuori … una diversità comunicativa anche quella …. Diversità nei rapporti … amicizia confusa per altro e incomprensioni anche in questo versante … quali rapporti si possono sviluppare fra le persone? … quale prospettive mi restano nella strutturazione d’una prossima amicizia? … in tutte queste diversità -  dolore di fondo – c’è uno scontro fra priorità … chi ha più valore dell’altro … ma quanto vale l’uomo? … quanto vale un amico? … quanto vale un bianco, un nero, uno rom o un siciliano?

… La diversità la soppressione dei treni del sud verso il nord … la diversità è anche un mondo che vuole solo essere diverso … e la mia italianità esiste solo nel mio pagare le tasse …

Fra tutte queste domande irrisolte nasce l’esigenza di risposte che non sono mai definitive … sono in divenire e mai accettate del tutto … troppe variabili, troppe chiusure, troppe poche scelte … la favola del diverso non può essere scritta … oltre l’inizio classico narrativo c’è un punto interrogativo che muore sulle nostre necessità, sulle nostre posizione … sul gruppo che rappresentiamo, sulla cerchia a cui apparteniamo … troppo guardare il proprio naso e non la linea del naso altrui.

Lavorando con bambini ciechi mi sono accorta che la vista migliore si trova nelle mani, negli odori, nelle vibrazioni che gli altri producono … la migliore vista non è nella nazionalità ne nello stile del vivere … la migliore diversità si trova nel lasciar passare il valore proprio senza banconote locali … dire e non tenere … liberarsi dei dubbi che ci affliggono … donare il cervello su di un palmo di mano e aspettarsi che l’altro sia pronto a prenderlo così com’è … cavolo o no …


L’anno sta per chiudersi e non so cosa porterò con me nel nuovo anno … cerco ciò che è valido, vero, diverso … cerco una accettazione della diversità in toto … e una favola possibile e scritta a più mani … cerco l’utopia ma, si sa, io sono un fenomeno utopico.


domenica 11 dicembre 2011

Neo - Yttologia 102

“Amici miei, amici miei, credetelo, con così scarse intese con la natura, edificare sul serio, non è senza rischio:non dovete offendervi.
Edificate, edificate: un terremoto: tutto all’aria!Sono un buffone, ma anche un po’ saggio – come tutti i buffoni.”

O di uno o di nessuno – Luigi Pirandello

lunedì 5 dicembre 2011

Neo - Yttologia 101

“Tutto è presente. Il passato è presente. Il futuro è presente … nel dolore e nelle tenebre … io divento sempre più giovane .. l’occhio è il punto magico in cui si mescolano l’anima e i corpi, i tempi e l’eternità … scopro nelle cose una qualità fisica nuova … la parola che scrivo nel buio … è musica”
G. D’Annunzio