lunedì 19 settembre 2011

Contorno 27

La donna ideale è una figura di carta, un cesto vuoto che non ha una dimensione … un insieme di qualità spesso inesistenti, o comunque e coerentemente temporanee.

La donna da ricercare è un angelo o un demone … chissà perché poi non può essere la donna con la busta della spesa che s’intende di lattughe e che al momento proprio sa litigare per il prezzo giusto?

… queste femme fatali … terribilmente belle sino all’avere paura di farle uscire in strada o temere chi le guarda più d’uno sguardo lungo …

La donna ideale dovrebbe essere un modello povero … scarno e senza pretese … poche idee che altrimenti diventa ingestibile … una donna semplice con una vita semplice con una dolcezza semplice e una pretesa semplice … quella d’avere un semplice marito.

Una semplice e ripugnante storia … a base della società italiana … evviva la semplicità.

Trovata la donna ideale i signori uomini s’attrezzano e procacciano … e non ha davvero importanza come si vestono e quali accessori utilizzano … loro restano accessori delle donne … e non è mia ma di Cocò Chanel che oltre ad apprezzare per la botta di profumo che ha prodotto devo dire che non era nemmeno male nel suo pensiero … ma lei non era una donna semplice e non ha creato nuclei italiani … lei non avrebbe potuto.

Dissertazioni su donne … donne ideali ...  ma la visione migliore e puntuale è quella di Massimo Troisi ….
La vera, l’autentica visione al maschile … ascoltatela che è così … http://www.youtube.com/watch?v=X0Kez59m934 ... parola di femmina …


sabato 17 settembre 2011

Neo - Yttologia 94



Non ho rimpianti, né parole, né lacrime.



Tutto passerà, come la nebbia dai rami bianchi del melo.



Appassito in una decadenza dorata



Mai più io sarò giovane (…)



Esenin


Contorno 26

I Piaceri di Brancati attraversano molti argomenti, un diario speciale che sussurra i pensieri profondi dello scrittore … piccole note a margine per una società nutrita come la sua … pensieri profondi e nuovi che trovano una loro definizione in ogni decennio ma, pur sempre con il proprio bagaglio d’originalità.

  i Piaceri dell’amicizia ricorda Brancati “… io, per mio conto, che cerco i miei sentimenti  o come si dice oggi, i miei modi di sentire, nella dispensa, ove le cose più pregiate sono le più antiche, di questi doveri e profondi piaceri mi sono sempre caricato”... e il caricarsene vuol dire collocarle in una dimensione propria con una definita cornice.

Non è facile e non è assoluto … talvolta è come fare un percorso  circolare per trovarsi spesso al punto di partenza come in Come into my world della Minogue http://www.youtube.com/watch?v=63vqob-MljQ&ob=av2e   … enormi piaceri da cui derivano fondamentali responsabilità … si diviene corresponsabili d’un linguaggio segreto, un codice ristretto,  e sostenitori  d’un raccordato sistema d’intesa con il dovere di capire e di limitare, se necessario, il proprio intervento.
Sino all’andare via se è il caso … il vero amico fa anche questo … mantiene i patti e lascia realizzare l’altro.

E su questo punto la questione non è poco controversa … nelle sue pagine Brancati racconta dei suoi amici siciliani … ne definisce le particolarità, racconta i benefici di questi incontri, mette a frutto gli insegnamenti, come quello d’un amico con questa frase a bandiera della propria casa:”Sognate a lungo e poi eseguite!”.

Ecco cosa si può e si deve desiderare … ecco cosa un amico dice sommessamente all’altro …. Sognate a lungo e poi eseguite! … e andarsene fa si che i sogni possano diventare attuabili … sono lontana, nella mia dimensione, li non può succedermi nulla … sono tornata a me … i miei veri amici mi lasceranno li … dove sto bene, dove il dolore diventa creativo, dove si piange una sola volta e poi si riparte … li nel mio Paradiso.
P. S. ... Ai miei amici dedico il mio brano preferito http://www.youtube.com/watch?v=GEQpipS_qfc&feature=fvwp&NR=1 











venerdì 16 settembre 2011

Neo - Yttologia 93

Non vorrei aver capito, perché amare a senso unico prima o poi spezza il cuore” (…) “Non so come potrò sopportare a lungo la snervante precarietà di questa relazione” ammise, dimesso. “Quel suo modo di andarsene senza dire se ha intenzioni di ritornare. Mi ha proibito di cercarlo, la prima volta che ho sfidato il suo veto me l’ha fatta pagare cara. Non ho il suo numero di cellulare e mi chiama sempre all’ultimo momento dando per scontato che io sia sempre disponibile per lui. Poi arriva e mi da il paradiso, ma la mattina dopo se ne va di nuovo con quel vago “ci si vede”…”
La baracca dei tristi piaceri di H. Schneider





giovedì 15 settembre 2011

Neo - Yttologia 92

“…il bimbo ancora attiva la timida luce
D’una candela con fievoli voci, con vicoli echeggianti,
genera nei cantucci un mondo intero, crocevia in un angolo.
Ma noi abbiamo perso quell’occhio che muta, che vede
Il cielo in una luce di zaffiro, l’inferno in una faccia risecchita.
…”
Ronald Bottrall





Contorno 25

Nel curriculum: onesti!

Fra titoli e competenze saltano fuori le qualità morali … l’onestà riprende quota specie in una società di potenziali disonesti e rappresentati dalla classe politica più farlocca del  mondo.

O almeno dell’Europa.

Non più Europa ma Euro(to)pa  … con il mago delle farsesche satire e delle indagini alla Pierino ... ha ormai coinvolto tutti nel suo salto burlesco … compreso il lato B della cancelliera tedesca … poco importa che lei non l’aveva minimamente autorizzato ma LUI può tutto!

Ma oggi parliamo di curriculum … triste elenco di competenze, nota di titoli raccolti con la metodica … c’è l’ho mi manca ... l’indice della qualità … perché essere italiani vuol dire solo essere bravi nel bunga bunga e molto molto  lestofanti.

Perché essere italiani oggi vuol dire essere ostaggi del vizio e del beneficio d’uno solo … anche L’Europa martedì scorso è diventata un poco italiana … il mondo diverrà un poco italiano? … c’è da crederci.

Nel curriculum scriviamo onesti ma se possibile cancelliamo la nazionalità … diventiamo cittadini del mondo, di dovunque ma non italiani … non ce lo meritiamo.
http://www.youtube.com/watch?v=5aWYkwV-pn0

domenica 11 settembre 2011

FRUTTA 72 – Politica, saggistica e dintorni: scazzi seri per gente ignara!!

Sonderbau  governativi … con un Premier che sfugge alle illegalità in cui vive; appuntamenti istituzionali nei giorni dei processi e una accettazione tacita delle accuse di falsità verso la realtà che viene proposta.

Il governo della vergogna italiana!

Il governo che incrimina gli italiani per le bugie che lui stesso inventa e di cui ci accusano, un 11 Settembre che ricorda le perdite americane e non quelle che hanno causato in nome di falsità federali  e che hanno provocato morte e distruzione … i bugiardi che indicano le bugie altrui.

… un mondo all’ingiù … nessun valore e un anniversario del dolore che cerca il consenso solo di una parte di mondo … che annienta la globalità di cui siamo figli … figli di McDonald, pronipoti delle multinazionali poi il terrore e le lotte senza quartiere.

Iran, Afganistan … il mostro da seguire perché siamo i buoni; … i morti non sono buoni o cattivi sono morti senza nazionalità perché quando moriamo diventiamo apolidi o non potremmo andare in quel cazzo di Paradiso che si trova in molte religioni e accomuna le nazioni.

I morti non hanno colore e non sono ne buoni ne cattivi: l’11 Settembre dovrebbe essere bipartisan ma non è così … l’America piange giustamente i suoi morti ma non ricorda quelli che ha provocato, a questo mi ribello.

Una celebrazione senza ventre, un ricordo senza tempo ma solo parcellizzato … non dovrebbero esserci realtà assolute perché questo genera il terrorismo … al qaeda è figlia dell’assolutismo … non dovremmo permetterlo il nostro per non far crescere il loro.

Ricordo ancora le decapitazioni mediatiche e i volti saltati dal viso dei bambini … cose che si combattono ad armi pari … cose semplici, atti dovuti d’egoismo di guerra … gente ordinaria che è incappata nelle bugie del mondo e da queste è stata consumata.

… anche ogg,i l’ipocrisia dei festeggiamenti di parte, li uccide di nuovo.