… L’ho attesa da un po’ la “Centona” di Nellina Laganà e di Salvo Saitta … eravamo in tanti ad attenderla e la platea dell’Adua al pieno l’ha dimostrato e, ascoltando meglio, il produttore dello spettacolo l’aspetta dalla sua prima età, per l'appunto i suoi sei anni.
L’aspettavamo tutti e motivatamente: passaggi veloci contestualizzati in quadri storici e in movimento, intrecciati in contesti socio-culturali e rivelazioni autentiche, inerenti allo sviluppo carrieristico del Martoglio.
Un quadro storico!!
... dentro un altro quadro etico ... la fine e lo sviluppo delle opere e della vita di colui che le ha scritte … e, in mezzo, i lavori letterari che prendono corpo e voce, tonalità e postura in loco … ... vivono della luce con cui sono stati generati.
La coppia Nellina-Salvo rapida e leggera, affiatata nei tempi e con una leggerezza artistica da studio d'antica data … i ritmi del ridere mescolati a quelli della riflessione o della tristezza.
Mi è sembrato d’essere in una pinacoteca: quadri che andavano e venivano con un proprio contenuto che si esauriva nel tempo determinato dalla comicità della coppia o dai dettami dell’autore.
Ho visto le più note poesie della Centona dipingersi dell’acutezza popolare e, spesso, della stessa carica vernacolare … gli accenti andavano a tempo con le risate.
Ho riso, ho pensato, ho ammirato il lavoro di questa coppia … l’Adua stasera ha offerto il meglio in una sera … s’è un po' persa nei numeri e nelle poltrone ma hanno giurato … alla prossima gazzosa per tutti!!