sabato 4 giugno 2011

Contorno 7

Se i Caraibi fossero a portata di mano non avrei mica bisogno d’andarli a vedere al cinema … che dire I Pirati dei Caraibi che vanno oltre i confini con tanto di sirene che mostrano denti da lupo ma che mi continuano a piacere e a intenerire.

Sarà che in realtà non cresciamo mai e che uno come il Capitano Jack può sempre piacere con tutti i suoi limiti e le sue esternazioni … e anche la sua andatura barcollante da Demi Roussos http://www.youtube.com/watch?v=c9YleiapnDo&feature=related con chili e speranze in meno può sempre giovare e coinvolgere, lasciare dei messaggi positivi da cui trarre un significato e un significante.

… certo, perché da un pirata si può apprendere sempre qualcosa … un buon furto d’idee come lui lo applica alle materiali gemme che trafuga oltre alla fonte d'eterna giovinezza.

Già, l’eterna giovinezza, ma chi la vuole in realtà … restare la bambolina sempre, magari in pura plastica, e da non sgualcire … edulcorata e incolore … io voglio grinze, pieghe, e rughe e tutto il resto … saprò guardare chi mi guarda con il medesimo interesse … sta a chi mi guarda fornire uno stimolo e di qualsiasi genere … avrà pane per i suoi denti!!

Chiudo questa riflessione a margine ... con pirati e piratesse … gente comunque che ricerca oltre sè e, per tanto,  degne di nota, di attenzione, di qualità umana … non ce ne sono troppe in giro.



venerdì 3 giugno 2011

Neo - yttologia 65

La domanda è: a che punto è la dissoluzione del sistema democratico in Italia? La risposta è decisiva anche per lo svolgimento successivo del discorso. Riformulo più circostanziatamente la domanda: quel che sta accadendo è frutto di una lotta politica «normale», nel rispetto sostanziale delle regole, anche se con qualche effetto perverso, e tale dunque da poter dare luogo, nel momento a ciò delegato, ad un mutamento della maggioranza parlamentare e dunque del governo?
 (...)
E’ stata fatta la prova di arrestare il degrado democratico per la via parlamentare, e si è visto che è fallita (aumentando anche con questa esperienza vertiginosamente i rischi del degrado).

La situazione, dunque, è più complessa e difficile, anche se apparentemente meno tragica: si potrebbe dire che oggi la democrazia in Italia si dissolve per via democratica, il tarlo è dentro, non fuori.

Alberto Asor Rosa





giovedì 2 giugno 2011

Neo - yttologia 64

Neo - yttologia 63

 

FRUTTA 47 – Politica, saggistica e dintorni: scazzi seri per gente ignara!!



Il vento del cambiamento è arrivato e il 2 Giugno è una buona opportunità di ricordarlo!

Si, poi l’ho fatto … proposto e fatto e ho sparaflesciato le mie innocue bolle di sapone di fronte al duomo della mia città che, guarda caso, è di destra!

Sola ma per nulla intimorita … alle spalle turisti e vespa-raduno ma ho salutato questo 2 Giugno, nell’anno del centocinquantesimo, con un moto di rinnovamento … indignata ma a modo mio: nulla di violento e nessuna azione estrema, solo bolle colorate e qualche tedesco che fotografava incuriosito e sorridente.

Cosa comunicavo?

Indignata anch’io ma fattiva, non passiva, ho consumato scarpe, voce e pensieri … un niente nel poco, in ogni caso, un qualcosa … una partigiana della Repubblica migliore, senza montagne e nemmeno mitra … solo la voglia del cambiamento reale, della consapevolezza.

Il sorriso e la diffusa voglia di riprendersi il proprio ruolo nella società è la migliore risposta che lo Stato sta mostrando e oggi, per la prima volta, dico forte “sono lieta d’essere italiana.”

Che il moto di cambiamento possa continuare e moltiplicarsi e che diffondere bolle di sapone possa essere come contagiare i pensieri e le riflessioni del reale cambiamento … ognuno e ogni giorno che crede utile lo può fare anche in solitaria come ho fatto io … testimoniare l’esempio significa esserci … abbiamo – io e il gruppone - iniziato così tre anni fa … il primo sciopero in sette poi riunione e adesione … oggi il vento è cambiato e un soffio, il mio soffio, ha giovato alla causa.

Che aspettate … soffiate forte!!



mercoledì 1 giugno 2011

FRUTTA 46 – Politica, saggistica e dintorni: scazzi seri per gente ignara!!

Lucciole nella notte o semplici donne lavoratrici … ne ho incontrate alcune volte e abbiamo parlato come fra amiche con vite diverse.

Strano lamentarsi del troppo amore che ti fa fuggire o delle fughe continue dal mancato amore … le donne della notte affrontano il tutto senza problemi e siamo noi a crearceli i limiti, se di limiti si tratta … anche l’intervista che riporto designa una normalità senza pari ma, questa è solo una facciata, una prospettiva alterata della realtà.

Ho imparato ad andare oltre … li dove i molti non guardano, un altro punto di vista alternativo perché vivo nella diversità e di diversità … vendersi non è una azione inconsapevole e nemmeno ordinaria … loro nascondono, rimuovono, indossano una maschera che gli uomini del quarto d’ora non possono scorgere.

Vi propongo questa intervista come la polvere delle lenzuola alla domenica … contengono parti di te, scaglie della tua pelle confusa con la fantasia delle lenzuola ma parlano sempre di te.

Si sceglie spesso per necessità ma mai per attitudine … si taglia con il precedente per non avere ricordi ma nessuno lo fa poi sul serio, nemmeno le donne che vedete come massa e carne … se solo i vostri occhi potessero vedere l’immenso che hanno dentro non riuscireste a giudicarle, allontanarle, scoparle …

Ho tagliato le catene per essere libera ma oggi, più che mai, mi sento legata ai principi con cui mi hanno cresciuta: “Ama, non giudicare, affoga il dolore dentro Bach … e dai per prima la mano” … grazie anche per questo!!

... dimenticavo: oggi una ragazzina down l'ho vista abbracciare una amica sul serio ... con mano aperta e atteggiamento di sostegno, di appoggio ... lei sapeva amare ... se amassimo l'altro in quel modo non ci sarebbero questi argomenti ... ricordatevelo quando "usate" le donne!

lunedì 30 maggio 2011

FRUTTA 45 – Politica, saggistica e dintorni: scazzi seri per gente ignara!!

Guglielmo Speranza in “Gli esami non finiscono mai” di De Filippo tiene da parte tre barbe da guitto di diverso colore … per ognuna c’è una stagione della vita … lui le indossa quando deve raccontare una determinata fase … Il Premier, se fosse Speranza, quale indosserebbe?

Speranza è vedere ciò che è successo oggi … non il personaggio chiaramente ma il valico ideologico … forse la gente non ci sta più, non crede più che l’indifferenza possa fare la differenza …. La politica è vita pubblica: ciò che mangiamo, come viviamo, le scelte che facciamo, la nostra faccia nel mondo … forse hanno scelto di non essere più i figli d’una Italia che non spera e non vuole … hanno finalmente scelto!

… Il delegare non è dimenticare, il delegare non è svendersi, il delegare non è farti soffrire con politiche inique perché il popolo vuole così … adesso, lui che tiene al consenso popolare come alle sue bungarine perché non si dimette è permette una vera rinascita?

Aspetto … e leggo le Nuvole di Aristofane