sabato 19 marzo 2011

FRUTTA 24 – Politica, saggistica e dintorni: scazzi seri per gente ignara!

Ani di Franco scuote la mia notte poetica e pittorica … anfratti d’un sistema si riversano su di un mondo che è rapidamente diventato una trottola senza posa e nulla di oggi è uguale a quello di ieri.

Guerra: la Libia a cento chilometri da casa mia, bombardamenti e una base a poche boccate d’ossigeno … mi sento una Gellhorn senza autorizzazione a procedere.

Con la tenda d’accampamento che è casa mia e senza la facoltà d’aver scelto come finire … se finire …

Non è la paura ma l’incredulità che mi spinge a osservare il mio tempo … in Libia quel sistema è in vigore da molto … adesso gli illuminati risorgimentali vengono osservati perché hanno paura di’una rimonta del dittatore.

Non sono le vite che interessano i ritardatari dell’ONU ma solo il petrolio, crisi energetica, fermo dell’industrie … speculazione selvaggia su di un mondo che è già un asse fuori posto.

Le notizie di cronaca si possono leggere sui quotidiani ma posso darvi il mio punto di vista affacciata da una finestra d’una mite sera, lontana dai ponti mentali che ci incatenano a un sistema che non è funzionale a nessuno se non al sistema imprenditoriale-economico … la crisi che non abbiamo generato ma che paghiamo, le mani che non abbiamo baciato ma che troviamo a tenere calme per non levarsi contro noi.

Missili, pioggia di missili … siamo un po’ tutti figli delle testate … uranio impoverito e altre porcherie simili: dalle mie parti la vita si riduce in durata anziché allungarsi e fra terra farcita di scorie e bombardamenti con i vicini di casa vedo un futuro di manifestazioni senza manifestanti e di idee senza uomini.

… intanto in Libia i civili diventano scudi umani ed io aspetto di vedere cosa ancora accadrà …





Neo - Yttologia 46

Ora non c’è tempo per le parole,



se non per le parole che hanno un senso; non c’è tempo


per la poesia, se non per quella che abbia uno scopo;


ne tempo per i canti,


se non per le canzoni di lavoro e selvaggi inni metodici.


Non c’è tempo per l’amore, se non per l’amore del mondo nell’uno; non tempo


Per la gioia,


se non per la gioia che sgorga fra conchiglie di dolore; né tempo per la speranza,


se non per la speranza fermentata nel concime della disperazione.


Non c’è tempo per te, non c’è tempo per me;


non c’è tempo per il brusio del calabrone,


per le quaranta occhiate con i quaranta ladri


sotto il melo selvatico;


non c’è tempo per il tempo,


ma solo per l’eternità.


Norman Nicholson









venerdì 18 marzo 2011

Neo - yttologia 45

Astronomo, punta il tuo telescopio

Su questo pianeta. Non pensare che poiché

Ogni cosa si posa o si muove più vicina a te

Tu n’abbia inteso il suo significato.

Cerca una lente che legga oltre l’atteggiamento degli uomini.

Così come esso è visto secondo le loro misure.

E’ inutile inseguire le stelle nello spazio esterno

Semplicemente per dare uno sguardo superficiale

A una pura misura. La tua mente non rivelerà

Che i limiti d’una lente.

Oh, cercane una più chiara, più adatta a penetrare a fondo.

Questo pianeta, o a spezzarlo.

Elizabeth Jennings









Neo - yttologia 44

L’isola sogna all’alba, e grandi rami

Stillano quiete; le pavoncelle danzano

Su un prato raso, e un pappagallo oscilla

Su un albero, infuriandosi

All’immagine propria nel mare di smalto.



Ormeggeremo qui la nostra nave solitaria,

Vagando con la mano nella mano,

Teneramente sussurrando bocca a bocca

Lungo l’erba e le sabbie, sussurrando

Come siano lontane le terre senza pace:



E come noi, unici fra i mortali,

Siamo celati sotto i quieti rami,

E il nostro amore si fa come una stella indiana,

Una meteora del bruciante cuore, una cosa

Unica con i flutti che scintillano, con l’ali che scintillano e dardeggiano,



Con i rami pesanti, e la colomba brunita

Che i giorni e giorni sospira e geme:

Come alla nostra morte le ombre nostre se ne andranno erranti,

Quando la sera avrà acquietato le vie dei pennuti,

Con vaporoso incedere presso la sonnolenta luce delle acque!
Yeats

giovedì 17 marzo 2011

FRUTTA 23 – Politica, saggistica e dintorni: scazzi seri per gente ignara!


Mille … adesso mille e uno … l’importante è crederci: questa Italia merita quel sacrificio?

… vista la lega credo di no … opinioni!

http://www.youtube.com/watch?v=58PTE2ENa6c

mercoledì 16 marzo 2011

FRUTTA 22 – Politica, saggistica e dintorni: scazzi seri per gente ignara!

150 anni ...
Repubblica o Regno?

Camicie rosse e battaglie … ma il popolo italiano non è ancora popolo.

Possiamo affermare d’essere tutti sotto la stessa bandiera, conoscere tutti lo stesso inno e riconoscere come eroe nazionale lo stesso eroe ma tanto tutto ci dice che il popolo italiano è soltanto un bel pacchetto, una opportunità, per gli affaristi dell’ultim’ora ….
Per per i mercanti dell’Italia che usano mercanteggiare con la merce popolo e non unificarlo.

Si, dopo centocinquant’anni la buona nuova è che il popolo unificato è business, mercato …
le idee condivise non si vendono né si negoziano, hanno solo un valore di mercato più o meno confortevole ed è per questo che l’Italia DEVE essere un popolo … anche se la lega sfugge Mameli, e ciò che lo rappresenta, come un gatto l’acqua.

Chiaramente non disdegnano la paga nazionale … ma quello è un altro affare, quello è un pacchetto da vendere alla borsa dei fessi e trarne profitti come sangue dalle rape.

150 anni ...
Repubblica o Regno?

Regno lo eravamo, Repubblica ci stiamo tentando ma con scarsi risultati … in cambio siamo in un giusto califfato del re Bunga primo … i Savoia contestano che re d’Italia lo erano loro ma, che piaccia o no, quel treno l’hanno perso un po’ di tempo fa e non c’è nulla che ritorna … specie se piacevole.

Auguri a noi tutti?

Forse … ma anche no!

lunedì 14 marzo 2011

Neo - yttologia 43

Quando, così come sono,


bianche gocce di rugiada si raccolgono


sulle rosse foglie dell’acero,


osserva le gocce scarlatte!


Ikkyu