"La speranza, nella quale vi eravate ammantato, era dunque ubriaca? Da quel momento ha sempre dormito, e si sveglia ora, per guardare così verde e pallida ciò che aveva compiuto così facilmente? Da questo istante io tengo nel medesimo conto l'amor tuo.
Hai dunque paura di essere nell'azione e nel coraggio quello stesso che tu sei nel desiderio? Pretenderesti di avere ciò che che tu stimi essere il decoro della vita, e vivere da vigliacco nella tua stima stessa, lasciando che "io non oso" stia al servizio di "io vorrei" come fa il povero gatto del proverbio?"
LADY MACBETH
sabato 26 febbraio 2011
giovedì 24 febbraio 2011
FRUTTA 16 – Politica, saggistica e dintorni: scazzi seri per gente ignara!
Una reale sete di libertà tenuta appesa a motivi di convenienza …
Dove sta la scelta ?
Dove la libertà?
Di fatto parliamo della scoperta dell’acqua calda ma l’evidenza della convenienza può essere sufficiente al giustificare le amplificazioni del male dittatoriale?
E’ evidente che anche questa osservazione è scontata e praticamente irrilevante … allora? Cosa c’è?
Cosa possiamo fare per capire la situazione medio-orientale, la relativa esplosione e la riversata e declinata rinuncia alla libertà, deliberata e definitiva, del mio popolo?
Talmente tante domande da non poter avere che solo dubbi e non risposte … qualcuno, qualche secolo fa, diceva che anche dubitare era già una buona fonte d’osservazione, un buon punto di partenza … ma non basta.
Non riesco più solo a dubitare senza pormi domande … non riesco a capire la gente che mi circonda e la morale dei padri attuali … provo e non riesco a decodificare l’atteggiamento dei “fedelissimi” d’un regime sanguinario, la bestialità in esso connessa … la bipolarità che omologa e l’opposizione con la pressione d’un morto.
Non capisco!
Vorrei anche l’instabilità politica dei governi con cui sono cresciuta … oggi mi darebbero più opportunità di sperare in un qualcosa di diverso … vorrei uscire dall’immobilismo del tutto uguale per sempre e vedere tutti, noi tutti, fermi e condannati alle facezie d’uno solo … non certo vedere alcuna speranza e nessuna aria di rinnovamento.
Non escludo che a sbagliare siano le mie domande e il mio approccio, non sarebbe la prima volta … ma c’è qualcuno che può spiegarmi l’orgia del mio tempo a cui non sono stata invitata ma che mio malgrado mi son trovata a reggere?
Dubbi ….
domenica 20 febbraio 2011
FRUTTA 15 – Politica, saggistica e dintorni: scazzi seri per gente ignara!
… da una dittatura ad un’altra …
La politica del terrore ha finito d’imporre la propria impronta e per quanti uomini siano disposti a accondiscendere ai voleri d’un sovrano e impopolare padrone in molti, in altri, rialzano la testa e rifiutano.
Un rifiuto motivato e bagnato nel sangue …
La Libia ci racconta questa realtà nei pochi frammenti d’un moto popolare che non è possibile documentare … un moto risorgimentale nell’era dell’informatizzazione... che non può essere colto per via di censure estreme che porgono bende nere negli occhi del mondo.
Quelle bende vengono ben strette anche in Italia e rendono nulla o vaga la protesta di piazza …
La compravendita evidente dei diritti d’ognuno sintetizzati nei candidati freschi di mercato come le lattughe nei banchi rionali.
… la dittatura è …
coercizione, mistificazione, bendaggio estremo, povertà, negazione, paura, minaccia, dossieraggio … la dittatura smarrisce le speranze fra le parole e di quest’ultime ne fa armi e violenza gratuita …
...la dittatura è...
violenza gratuita che si poggia nell’animo … mi sento dentro la violenza ... abbraccio i popoli che insorgono
… sostegno e approvazione...
venerdì 18 febbraio 2011
Neo - yttologia 38
“Sentiva un desiderio appassionato di vivere, di tornare a Pietroburgo e la sua amicizia per Sasà le si presentava ormai come un passato caro, ma lontano, lontano! Non dormì la notte e al mattino si sedette alla finestra, con l’orecchio teso.”
Tratto da La fidanzata di Cechov
giovedì 17 febbraio 2011
Neo - yttologia 37
“Virginia Wolf è sola, sta leggendo nel salone. Quando Nelly le chiede di parlarle, distoglie gli occhi dal libro con l’espressione che le è solita in questi casi, una sorta di concentrazione sofferente, come se uscire dalla lettura equivalesse a svegliarsi all’alba o a essere spinta fuori in una strada piena di neve.”
Tratto da Una stanza tutta per gli altri di Alicia Gimenez-Bartlett
domenica 13 febbraio 2011
FRUTTA 14 – Politica, saggistica e dintorni: scazzi seri per gente ignara!
Se non ora, quando!!
… nella mia città le donne hanno rispolverato la loro dignità, rivitalizzato il centro cittadino, dichiarato la loro femminilità autentica e non in vendita.
Donne non comprate e ancora libere … questa è davvero una rivoluzione!!
sabato 12 febbraio 2011
FRUTTA 13 – Politica, saggistica e dintorni: scazzi seri per gente ignara!
Julio Monteiro Martins, in Sagarana 42, narra della comunità degli scrittori, quelli soli, quelli maledetti, quelli che veicolavano le loro idee come fiato per un asfittico … una sorta d’immagazzinamento di rudimenti d’angoscia che innescano a loro volta un desiderio di comporre comunemente chiamato contaminazione.
Contaminazione artistica, benevola, sostanziale … passi avanti verso un mondo traslucido e sognato, un universo immaginato fra fumi d’ogni tipo e alcool non violenti … contaminazioni corporee attraverso i pensieri che si sondano in pochi frammenti e in essi si distinguono, s’immolano, riflettono su tesori da tesaurizzare senza l’occhio al portafoglio.
Rivestirsi di patina come per Sam Cornish che descrive sua madre con queste poche battute:
Le foto di mia madre
Non mi somigliano affatto
Sono i miei antenati
Con un grembiule
Pieno di fagioli e la bocca
Sul punto di dire qualcosa
Sto ancora aspettando
Di sentire le loro voci
Sentirne le voci è una attesa che sa di cinestesica: coinvolge, immola e perdona allo stesso tempo.
Non somigliarsi per ritrovarsi nelle radici di antenati … perché tutti noi siamo antenati e tutti noi mangiamo quei fagioli che hanno nutrito i semi che siamo stati, gli inizi d’un qualcosa che si sono turbinalmente rivoltate in futuro.
Parla Cornish di sua madre, d’una donna … una donna che non gli assomiglia, una donna che è stata origine d’un passaggio, una donna che profuma di passato e di quel passato ne ha fatto futuro.
Parla di donne che erano in divenire come dei girasoli … girasoli neri ma aperti al cambiamento… e le donne oggi? … in quale giro di volta si sono ingarbugliate, dove hanno lasciato il loro abito traslucido di condizionamento … dove? … donne che non danno, donne con un danno, donne di danno indegno … donne- mutande, donne-infangate, donne-fango, donne-denaro, donne-merce, donne-plastica, donne -senza sorriso, donne-vuote.
Donne che mi fanno piangere di rabbia … donne che non sanno più dire da dove vengono e che non sanno dove andare … donne che non assomigliano più ai loro figli e che non mediano con il loro passato.
Non tutte uguali … le donne vere domani saranno in piazza a dire che il passato è ancora nelle loro mani e il futuro è senza questa leadership italiana …
Sono Donna … e tu?
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