Julio Monteiro Martins, in Sagarana 42, narra della comunità degli scrittori, quelli soli, quelli maledetti, quelli che veicolavano le loro idee come fiato per un asfittico … una sorta d’immagazzinamento di rudimenti d’angoscia che innescano a loro volta un desiderio di comporre comunemente chiamato contaminazione.
Contaminazione artistica, benevola, sostanziale … passi avanti verso un mondo traslucido e sognato, un universo immaginato fra fumi d’ogni tipo e alcool non violenti … contaminazioni corporee attraverso i pensieri che si sondano in pochi frammenti e in essi si distinguono, s’immolano, riflettono su tesori da tesaurizzare senza l’occhio al portafoglio.
Rivestirsi di patina come per Sam Cornish che descrive sua madre con queste poche battute:
Le foto di mia madre
Non mi somigliano affatto
Sono i miei antenati
Con un grembiule
Pieno di fagioli e la bocca
Sul punto di dire qualcosa
Sto ancora aspettando
Di sentire le loro voci
Sentirne le voci è una attesa che sa di cinestesica: coinvolge, immola e perdona allo stesso tempo.
Non somigliarsi per ritrovarsi nelle radici di antenati … perché tutti noi siamo antenati e tutti noi mangiamo quei fagioli che hanno nutrito i semi che siamo stati, gli inizi d’un qualcosa che si sono turbinalmente rivoltate in futuro.
Parla Cornish di sua madre, d’una donna … una donna che non gli assomiglia, una donna che è stata origine d’un passaggio, una donna che profuma di passato e di quel passato ne ha fatto futuro.
Parla di donne che erano in divenire come dei girasoli … girasoli neri ma aperti al cambiamento… e le donne oggi? … in quale giro di volta si sono ingarbugliate, dove hanno lasciato il loro abito traslucido di condizionamento … dove? … donne che non danno, donne con un danno, donne di danno indegno … donne- mutande, donne-infangate, donne-fango, donne-denaro, donne-merce, donne-plastica, donne -senza sorriso, donne-vuote.
Donne che mi fanno piangere di rabbia … donne che non sanno più dire da dove vengono e che non sanno dove andare … donne che non assomigliano più ai loro figli e che non mediano con il loro passato.
Non tutte uguali … le donne vere domani saranno in piazza a dire che il passato è ancora nelle loro mani e il futuro è senza questa leadership italiana …
Sono Donna … e tu?
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