sabato 12 febbraio 2011

FRUTTA 13 – Politica, saggistica e dintorni: scazzi seri per gente ignara!

Julio Monteiro Martins, in Sagarana 42,  narra della comunità degli scrittori, quelli soli, quelli maledetti, quelli che veicolavano le loro idee come fiato per un asfittico … una sorta d’immagazzinamento di rudimenti d’angoscia che innescano a loro volta un desiderio di comporre comunemente chiamato contaminazione.

Contaminazione artistica, benevola, sostanziale … passi avanti verso un mondo traslucido e sognato, un universo immaginato fra fumi d’ogni tipo e alcool non violenti … contaminazioni corporee attraverso i pensieri che si sondano in pochi frammenti e in essi si distinguono, s’immolano, riflettono su tesori da tesaurizzare senza l’occhio al portafoglio.

Rivestirsi di patina come per Sam Cornish che descrive sua madre con queste poche battute:

Le foto di mia madre

Non mi somigliano affatto



Sono i miei antenati

Con un grembiule



Pieno di fagioli e la bocca

Sul punto di dire qualcosa



Sto ancora aspettando

Di sentire le loro voci



Sentirne le voci è una attesa che sa di cinestesica: coinvolge, immola e perdona allo stesso tempo.

Non somigliarsi per ritrovarsi nelle radici di antenati … perché tutti noi siamo antenati e tutti noi mangiamo quei fagioli che hanno nutrito i semi che siamo stati, gli inizi d’un qualcosa che si sono turbinalmente rivoltate in futuro.

Parla Cornish di sua madre, d’una donna … una donna che non gli assomiglia, una donna che è stata origine d’un passaggio, una donna che profuma di passato e di quel passato ne ha fatto futuro.

Parla di donne che erano in divenire come dei girasoli … girasoli neri ma aperti al cambiamento… e le donne oggi? … in quale giro di volta si sono ingarbugliate, dove hanno lasciato il loro abito traslucido di condizionamento … dove? … donne che non danno, donne con un danno, donne di danno indegno … donne- mutande, donne-infangate, donne-fango, donne-denaro, donne-merce, donne-plastica, donne -senza sorriso, donne-vuote.

Donne che mi fanno piangere di rabbia … donne che non sanno più dire da dove vengono e che non sanno dove andare … donne che non assomigliano più ai loro figli e che non mediano con il loro passato.

Non tutte uguali … le donne vere domani saranno in piazza a dire che il passato è ancora nelle loro mani e il futuro è senza questa leadership italiana …
Sono Donna … e tu?









giovedì 10 febbraio 2011

FRUTTA 12 – Politica, saggistica e dintorni: scazzi seri per gente ignara!

Libero da che, libero da cosa …


Cicerone amava ricordare “A me non pare un uomo libero colui che, di tanto in tanto, non si concede un po' d'ozio” e lo faceva nel tentativo d’assicurare un certo esercizio alla libertà per la libertà …

Ma … libero da che?

Libero da cosa?

Nel mio disgraziato Paese la questione si dibatte con propri tempi, esclusive misure, e interessanti tentacoli che si tendono qua e la nel tentativo di non far capire.

La parola d’ordine è “Fare confusione!” perché dalla confusione si esce sempre un po’ confusi, si attinge a nozioni perse nel passato, ci si tuffa nei precetti cattolici anni cinquanta che vorrebbe vederci tutte – Donne - con i mutandoni e merletti … zitte e mute e un poco ignoranti (Domenica vado a manifestare… seguitemi).

Io i mutandoni non li ho mai portati … figlia del perizoma con onore e non credo ci sia qualcosa per vergognarsene …

Ma non credo sia questo il punto!

Il punto, appunto, non c’è …

Una leadership tremendamente falsa … Pinocchio ha perso il suo ruolo, la fatina si prostituisce ad Arcore e anche li, per quanto visto nel filmato di Anno Zero, i concittadini del Premier parlano di tuse (Unità d’Italia? Minchiate!!) e di pagare anche loro se trovano la tipa che accetta la villa e magari dopo gli lava pure la dentiera … una badan-bungatuttopepe.

Libero da chi? … da questo Premier e l’opposizione al comando?

Libero da cosa? … da questa italianità di merda che mi ha trasportata ai tempi delle mie nonne … da un puttaniere che realizza le donne solo come tali?

… c’è anche l’affare della pedofilia che, in un uomo normale segnerebbe il suo passaggio come quello degli untori della Colonna Infame – Manzoni giusto per ricordarvi – ma che nella nostra italietta per LUI non fa nulla … amarezza e distanza … mancano i soldi o sarei volata in altri lidi … per nulla italiani.

Libertà … mi sembra una minestra senza sale: salutare ma inconsistente … e adesso spunta anche la richiesta alla commissione dei diritti dell’uomo … io cammino già con il sacchetto di carta in testa, giusto per non farmi riconoscere, dopo quest’azione imparerò a parlare armeno e dirò “… italiana? No, aiaiai No bungabunga”

Neo - Yttologia 36

La neve cadde per tre giorni; benché dopo il primo giorno non fosse più così fitta e il vento calato. A volte Aaron aveva la sensazione che l’estate non fosse mai esistita, che, per quanto potesse ricordarsi, la neve fosse caduta per sempre. Egli Aaron non aveva mai avuto padre, madre o sorelle. Era un figlio della neve, nato dalla neve, come Zlateh.”
Zlateh la capra . I.B.Singer

venerdì 28 gennaio 2011

Neo - yttologia 35

"Infelice chi della propria infanzia ha soltanto ricordi di tristezza e di paura. Misero chi del proprio passato non ha memoria che di ore solitarie in stanze immense e tetre con tendaggi scuri e file esasperanti di libri antichi o di trepide attese in boschi senza luce sotto alberi grotteschi e immensi che fra intrichi di viticci muovono rami contorti ad altezze vertiginose. A me una sorte simile gli dei hanno riservato; a me, l'attonito, il deluso, l'arido, l'avvilito"
Lovecraft

"Infelice chi della propria infanzia ha soltanto ricordi di tristezza e di paura. Misero chi del proprio passato non ha memoria che di ore solitarie in stanze immense e tetre con tendaggi scuri e file esasperanti di libri antichi o di trepide attese in boschi senza luce sotto alberi grotteschi e immensi che fra intrichi di viticci muovono rami contorti ad altezze vertiginose. A me una sorte simile gli dei hanno riservato; a me, l'attonito, il deluso, l'arido, l'avvilito"

Lovecraft

giovedì 20 gennaio 2011

FRUTTA 11 – Politica, saggistica e dintorni: scazzi seri per gente ignara!

“La prostituta è la custode della virtù, l’eterna sacerdotessa dell’umanità” Lecky



In tempo di letterine e altre cose in “… ine” che custodiscono i bisogni soddisfatti della premier line della politica attuale, mi accorgo che mancano le viagrine

Non si può mica credere alle levitazioni naturali come il pan brioches o la merendina ai cinque cereali … abbiamo fatto tutti la comunione da un pezzo anche se al Vaticano qualcuno la deve ancora fare … glielo devono spiegare come funziona la faccenda … e come si dice non è mai troppo tardi!!

Preparando il prossimo sciopero si ride su di un Premier che se la ride - per sua definizione - d’accuse simili e che passa il tempo a rampollare la mente dei poveri italiani … poveri si, perché lo sono sul serio e magari pensano che avere un buon culo – non parlo di fortuna – magari è un buon inizio.

Ruby giura che lo zio l’ha violentata e il primo ministro egiziano sta già cercandosi un avvocato … che casino questo casino … robe talmente guastate che i bambini che giocano a carte … dalle mie parti … non s’accontentano più delle noccioline … come dargli torto dato l’esempio…

Pensando a Lecky mi chiedevo …” ma Stò santone di quante sacerdotesse ha bisogno?” … pensiamo ancora una volta a tette e culi che l’Italia va a puttane senza poterselo permettere.

Torniamo a spruzzare l’ultimo lenzuolo …

FRUTTA 11 – Politica, saggistica e dintorni: scazzi seri per gente ignara!

“La prostituta è la custode della virtù, l’eterna sacerdotessa dell’umanità” Lecky



In tempo di letterine e altre cose in “… ine” che custodiscono i bisogni soddisfatti della premier line della politica attuale, mi accorgo che mancano le viagrine

Non si può mica credere alle levitazioni naturali come il pan brioches o la merendina ai cinque cereali … abbiamo fatto tutti la comunione da un pezzo anche se al Vaticano qualcuno la deve ancora fare … glielo devono spiegare come funziona la faccenda … e come si dice non è mai troppo tardi!!

Preparando il prossimo sciopero si ride su di un Premier che se la ride - per sua definizione - d’accuse simili e che passa il tempo a rampollare la mente dei poveri italiani … poveri si, perché lo sono sul serio e magari pensano che avere un buon culo – non parlo di fortuna – magari è un buon inizio.

Ruby giura che lo zio l’ha violentata e il primo ministro egiziano sta già cercandosi un avvocato … che casino questo casino … robe talmente guastate che i bambini che giocano a carte … dalle mie parti … non s’accontentano più delle noccioline … come dargli torto dato l’esempio…

Pensando a Lecky mi chiedevo …” ma Stò santone di quante sacerdotesse ha bisogno?” … pensiamo ancora una volta a tette e culi che l’Italia va a puttane senza poterselo permettere.

Torniamo a spruzzare l’ultimo lenzuolo …