"Infelice chi della propria infanzia ha soltanto ricordi di tristezza e di paura. Misero chi del proprio passato non ha memoria che di ore solitarie in stanze immense e tetre con tendaggi scuri e file esasperanti di libri antichi o di trepide attese in boschi senza luce sotto alberi grotteschi e immensi che fra intrichi di viticci muovono rami contorti ad altezze vertiginose. A me una sorte simile gli dei hanno riservato; a me, l'attonito, il deluso, l'arido, l'avvilito"
Lovecraft
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