Donne dai visi sciolti: questo è
quel che vedo attorno a me.
Volti lucidi e sciolti; dai persi
contorni e dagli instabili confini.
Occhi veri e insicuri e una distanza enorme
fra quello che sono state e quel tanto ancora che ci sarà. Non importa il loro grado d’istruzione,
anzi più è alto e maggiore è il tentativo d’invecchiare armoniosamente ma non
si riesce a cogliere questo obiettivo. Vedo loro così perché, forse, attraverso
loro vedo me. Sarò anche io cosi? Guardandomi non importa cosa rilevo ma ho orrore nel vedermi
come le vedo tutte attorno me.
Questo gioco dell’età che
trasforma lascia più cadaveri che in Siria … le nonne invecchiavano con rughe
dignitose e pelle mediamente rosea. Conservano una freschezza che oggi si perde
già da bambini.
Bimbi e adolescenti con pelle stirata ma viso segnato ma, cosa
è successo a questo mondo?
Invecchiare con dignità è più
possibile?
Per il momento osservo, mi tengo
lontana dalla soluzione della chirurgia delle bugie – come ventenni ai quaranta
suonati! – e rilevo le maschere di plastica del mio mondo che si sciolgono come
il disgelo che spaventa la situazione ai poli … in entrambi i casi si parla di morte.
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