Due sinistre a confronto ... come due scarpe sinistre ma, di passi, ne vedo pochi!
Serve armonia per camminare e per chi è impantanato da
tanto tempo (come l’Italia) è davvero
difficile credere che il PD e SEL possano camminare verso qualcosa.
Continuo a rimodulare il mio pensiero ma, di fatto, non mi fido di nessuno e nemmeno di queste due
ali sinistre che concorrono verso una perdita di quota … qui non si vola!
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Il problema berlusconiano
consiste, attualmente, nella chiusura della Chiesa; il clero ha già il suo
candidato, rigorosamente di destra ma “moralmente” presentabile, non ha più
bisogno d’una figura dubbia che faccia sorgere dubbi sulla entità chiesa e sulla
propria sopravvivenza.
Mario Monti garantisce
sufficiente chiusura mentale, una adeguata garanzia di un loro costante governo fantasma e
di un relativo arricchimento improprio – Vd. Le scuole paritarie e l’IMU ecclesiastico
– e non va a letto neanche con sua moglie: meglio di così!
L’altro faceva tutto e si faceva
di tutto … davvero improprio.
La Chiesa c’ha messo il lucchetto e s’è tenuta la
chiave.
Ecco perché non ci sarà il
confronto a sei su SKY … vedremo più avanti!
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Il problema è il carciofo! Retrogusto amaro ma pieno di tannino, con solluchero del fegato e dell’apparato
biliare.
L’amara medicina come veniva prescritta in un tempo in cui non c’ero … sembra
incredibile ma, una vecchia cariatide come me, in qualche tempo non c’era e in
qualche altro ha studiato quel che mi ha preceduto.
Ecco Ingroia è come il carciofo;
amara medicina, arricciato nelle sue posizioni, parla come Giobbe Covatta ed ha in mente una rivoluzione che tutti vorremmo
ma che lui non sa esprimere … gli mancano le parole ma non le idee.
Ecco: è un
non-professionista della politica e quel che volevamo: un movimento dal basso ma
con passi competenti e la legge – quella vera – dalla sua ma, la sua immagine
non sfonda, non passa, s’arriccia sulle sue proprietà e, consapevole che il suo
passaggio è benefico, non riesce ad aprirsi nelle discussioni retoriche ovvero al pane di
questa Italia.
Ma io la Rivoluzione la vorrei pure fare … lo gustiamo questo
carciofo?
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Qual è il meno peggio?
Ottima scelta quella che tiene
conto di chi ha meno “inciampi” sul proprio cammino … e anche meno reati!
Una bilancia ideale non esiste e
nemmeno un peso ideologico da attribuire ai tempi ma un “grillino dal grilletto
facile” sembra, per il momento, più
congruo e giustificato di uno dei tanti clown a cui siamo costretti, per necessità,
ad affidarci.
Ma c’è un nuovo punto all’orizzonte:
Grillo è stato contestato per la
prima volta http://www.ilfattoquotidiano.it/2013/02/03/rette-degli-asili-grillo-contestato-a-parma/488479/
A Parma, Grillo si è arreso
manifestando che i conti erano disastrosi e non si poteva far altro; si è
trasformato in un morto pure lui! Tutti morti! Lo dice da un po’ e poi lui, il
più vivo fra gli uomini, con le casse depredate e i trasferimenti fermi deve
toccare il welfare delle famiglie con molti figli, come la sua del resto. Lui,
che recluta con la velocità di un lampo e liquida tenendo conto della lancette
dei minuti, non può arrabbiarsi se vogliono ragioni da lui e non dai candidati
che sono stati eletti, praticamente delle controfigure, degli stuntman della sua politica.
Vorrei essere come Pinocchio in questo momento
… una bella martellata lanciata dal basso a chi sa parlare e basta o forse
serve solo un naso rosso in più … intanto il tempo scorre e la confusione regna
sovrana!
Specchio della mia brama ... quel che brama l'inopportuno è sempre legato al ricavo: cosa guadagno e da cosa. Sotterraneo è il bisogno d'avere un ritorno d'un qualcosa e così LUCE degli occhi è il grillo, MASTICATO è il carciofo "rivoluzionario, PROFILA(T)TICI sono destra e sinistra che si guardano l'uno con disgusto dell'altro senza sapere che sono la mano destra e quella sinistra della società ... e qualche naso guarda in su aspettando di vedere da quale parte schierarsi. Al collo dello specchio le minchiate e al manico il cucchiaio con cui ci raccoglieranno. Preparo le maschere del bourlesche che arriverà e ... Dio ci salvi da tutti loro!
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Pronti tutti alla mascherata! Le
cabine montate, le matite temperate, il teatro – costoso – allestito per lo
spettacolo. Tutti sembrano pronti per le vacanze; chiunque vincerà avrà da
salvare una Nazione, un popolo, una cultura, la sopravvivenza di una identità,
una dimensione popolo sempre più dispersa nelle acque torbide del potere
europeo. Chi siamo veramente? Oggi è difficile saperlo e tutti quei nasi rossi
che le hanno sparate grosse nei nostri giorni son pronti, prontissimi a …
riposarsi ad elezioni avvenute. E’ segno: non hanno capito nulla! Cosa
scegliere? Secondo coscienza e il meno peggio ma, nessuno di loro mi
rappresenta. Sono maschere che s’indossano per un giorno e con la stessa
velocità si dismettono il giorno dopo. La nostra cultura parla il tedesco, io
provo ad imparare l’inglese in caso di fuga da un destino che vedo incerto. Un
solo dubbio: queste mascherate democratiche sono costate e costeranno un bel po’
… era necessario spendere per la visibilità o rendersi visibili risparmiando il
più possibile? Come in una classe ottieni di più se abbassi la voce e moduli il
respiro anziché urlare come un venditore ambulante. Io avrei speso pochissimo e
provato a rendermi visibile con i fatti ma, dimentico spesso che abito in
Italia. Che vinca il meno peggio … che vinca chi può meritare qualcosa di più …
che vinca la maschera giusta e che non la dismetta con la facilità del guitto
che c’ha messo nei guai. A proposito: parate il sacco per l’IMU che vi sta
arrivando … aspetta e spera!
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