Due vecchi identici con lunghi
capelli bianchi, vestiti con lunghi mantelli neri, siedono a una tavola. Uno ha
in mano un logoro libro e legge. L’altro ascolta, tace e talvolta lo interrompe
con un ticchettio delle nocche sul tavolo. «Little
is left to tell» [Poco resta da dire], e racconta una storia di lutto e
solitudine e d’un uomo che dev’essere l’uomo che ascolta quella storia fino
all’arrivo dell’uomo che legge e rilegge quella storia, letta e riletta chissà
quante volte fino alla frase finale: «Little
is left to tell», ma sempre ancora qualcosa forse resta da dire in attesa
di quella frase. Forse per la prima volta al mondo c’è un autore che racconta
l’esaurirsi di tutte le storie. Ma per esaurite che siano, per poco che sia
rimasto da raccontare, si continua a raccontare ancora (Calvino 1995: 752-753)
lunedì 15 giugno 2015
giovedì 11 giugno 2015
Neo - Yttologie 189
"L'unica mia speranza riposa sull'ipocrisia, la doppiezza."
Tratto da "Il carteggio Aspern" di Henry James
martedì 9 giugno 2015
Neo - Yttologie 188
"Credevo d'aver calcolato tutte le menzogne che sarei stato costretto a dire, ma in verità scoprivo che, quando si veniva ai fatti, non ero preparato. Inoltre, ora che mi ero aperto uno spiraglio, la franchezza mi dava una sorta di sollievo." Tratto da "Il carteggio Aspern" di Henry James
domenica 7 giugno 2015
Neo - Yttologie 187
"L'anima è isolata, perduta, se non è circondata da oggetti che siano per essa come un prolungamento delle membra del proprio corpo. L'uomo è irresistibilmente portato ad appropriarsi con il pensiero di quanto continuamente e a lungo ha usato per il proprio lavoro, per il piacere o per la necessità della vita." Simone Weil
mercoledì 3 giugno 2015
Rispecchiamento 22
Le meraviglie della degenza post operatoria regala gioie insperate fra le quali la visione di un western di John Wayne; musiche e ambientazioni d'epopea che per grandiosità fanno il pari solo con il mio dolore o, ancor di più, con il mio umore.
Quante opportunità ti regalano i limiti e quanti vantaggi ne derivano; siamo abituati male, siamo convinti che stare sempre bene sia una condizione naturale ma, non è affatto così perché le difficoltà, nella vita comune, sono maggiormente presenti che le buone condizioni.
Sono di nuovo grassottina come Rosalina di Fabio Concato e anche questa è una novità: ancora una novità: salterò un evento di famiglia fondamentale che mi procurerà tormenti e strazio per decenni ... per il resto tutto bene, grazie.
Una sola curiosità: chi avrà interesse a leggermi dall'estero che neanche nella mia città sono interessati ad ascoltarmi?
Misteri ...
martedì 2 giugno 2015
Rispecchiamento 21
Ricordo il silenzio di stanotte: una porta lasciata aperta su un corridoio illuminato, tipico degli ospedali e tratti di vita e di umanità che non erano presenti nella stanza dove mi trovavo.
Febbre e dolore si confondevano con l'amarezza, la scorsa notte, e l'essere arrivata vicina a morire senza che nessuno si accorgesse di me: quanta fatica per diventare invisibili. Sono soddisfazioni riuscire così bene in un proprio intento e, il silenzio doloroso della scorsa notte mi ha proprio urlato il mio successo. Setticemia, la prossima volta dovrò tentare di meglio per far capire che sono mortale, proprio come tutti gli esseri miei pari.
Adesso ascolto Sarah j. Morris e il dolore dell'intervento s'inferocisce su me; perché succedono le cose? Ma perché no, in fondo è naturale che succedano diverse cose nella vita come fare una iniezione cortisonica salvavita che poi alla fine collabora per togliertela generando un ascesso assurdo e immenso, un biblico ascesso con oltre un litro di infiammazione purulenta e tanto altro da cacciar via con le medicazioni al sangue che giornalmente dovrò fare, come domani per esempio. Stento a capire e mi astengo da ogni opinione, qualcosa del genere era stata detta da Marco Follini qualche anno fa e io mi aggancio al suo pensiero e aspetto di vedere cosa verrà dopo ...
Adesso ascolto Sarah j. Morris e il dolore dell'intervento s'inferocisce su me; perché succedono le cose? Ma perché no, in fondo è naturale che succedano diverse cose nella vita come fare una iniezione cortisonica salvavita che poi alla fine collabora per togliertela generando un ascesso assurdo e immenso, un biblico ascesso con oltre un litro di infiammazione purulenta e tanto altro da cacciar via con le medicazioni al sangue che giornalmente dovrò fare, come domani per esempio. Stento a capire e mi astengo da ogni opinione, qualcosa del genere era stata detta da Marco Follini qualche anno fa e io mi aggancio al suo pensiero e aspetto di vedere cosa verrà dopo ...
domenica 10 maggio 2015
FRUTTA 130 – Politica, saggistica e dintorni: scazzi seri per gente ignara!!
Ascolto ZZ Top, eccola https://www.youtube.com/watch?v=Vppbdf-qtGU
ed ho deciso che congelerò i miei ricordi nella loro stessa pasta; non ho
risposto all’immobiliare che mi ha telefonato per ben due volte, ed ho deciso
che non lo farò neanche in seguito. Fingersi interessati all’acquisto di quel
vecchio villino ormai cadente e dover non far trapelare il mio reale interesse
per quell’immobile è davvero tanto. Troppo. Adesso sono arrivati Ram Jam https://www.youtube.com/watch?v=R044sleOW6I
e vado di controtempo con il cuore come la loro batteria; cambio genere, per
una volta, di fronte al mio compleanno, niente Baker ma un pulsare forte e vibrare di nuova forza e di nuove scelte:
Zietta, mi ha voluta salutare e farmi gli auguri di compleanno e stavolta l’ho capito chiaramente dal
percorso diversificato insolitamente dal consueto percorso cittadino: siamo
passati tutti insieme, i corridori della solidarietà, di
corsa sotto casa sua ed io ho alzato gli occhi e l’ho salutata; al suo balcone
altra gente, ignoti avventori di una casa di cui non conoscono la storia. La
mia storia. Ma non è quella casa, la sua ultima, che ho rifiutato di vedere ma
la precedente: quella della mia infanzia con tutti i miei ricordi imprigionati
in una scatola di cemento ormai spoglia e solitaria: io sono ancora li, e lo
sono anche loro li dentro. Siamo tutte e tre insieme ma su piani lontani e non
posso davvero andare a visitare quella casa; se le dovessi ritrovare
imprigionate nei miei ricordi piangerei forte e la consulente non capirebbe. Non
voglio comprare quella casa e non posso farlo; silenzio https://www.youtube.com/watch?v=N-aK6JnyFmk
… non c’è il giardino, il canale d’irrigazione dove camminavo scalza, la casa
di Concetto e la paura della penombra che l’avvolgeva, la persiana, il cancello
di ferro – per me invalicabile – la casa che mi chiama e non voglio risponderle,
non posso più farlo perché sono cresciuta e loro ormai non ci sono più. Giocano
con me nei miei ricordi e li non cresciamo mai https://www.youtube.com/watch?v=4zLfCnGVeL4
https://www.youtube.com/watch?v=-BakWVXHSug
https://www.youtube.com/watch?v=ZxYGeTV6fCw
https://www.youtube.com/watch?v=hHRNSeuvzlM
Ho ascoltato tutti questi brani
nel tentativo di cercare le foto attuali che avevo fatto all’immobile in attesa dell’appuntamento
ma, adesso, non ne ho più traccia … ho lasciato andare i miei ricordi in
Paradiso dove sei tu Zietta e la tua sorellina … Buonanotte, ho guardato la
città di notte, grazie per gli auguri,
solo poche lacrime per voi, stanotte, non mi dispero più adesso e sento la
vostra presenza spesso … Bacio https://www.youtube.com/watch?v=BcL---4xQYA
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