giovedì 29 settembre 2011

Neo - Yttologia 95



Fu senza dubbio per l’anomalia e l’ambiguità dei nostri rapporti che tutti i miei assalti contro di lui – ed erano, tra aperti e dissimulati, ben numerosi – trovarono sfogo nell’ironia e nella caricatura piuttosto che in una seria e determinata ostilità. Del resto non produce il sarcasmo ferite anche profonde?”



Edgar Allan Poe

martedì 27 settembre 2011

FRUTTA 73 – Politica, saggistica e dintorni: scazzi seri per gente ignara!!



Lucy in the sky with diamonds e sulla lucidità dei Beatles nella scrittura di quel testo non ci sono dubbi … non c’era … c’era l’acido che navigava a gonfie vele … fiumi d’acido … e poi ….

Leggo i giornali e trovo delle dichiarazioni … ufficiali … certe … definitive … http://www.repubblica.it/scuola/2011/09/24/news/gaffe_gelmini-22159174/  si scoprono tunnel e cifre pagate sul nulla … e si può anche manifestare un certo dissenso ma io non scendo in questo labirinto … no, io no, penso ... solo io … ma mi va di essere buona.

… la verifica sconsolata d’una Italia fuori giro … che corre a vuoto e non marca chilometri …. Andare a cena senza diritto per non avere un posto a tavola … un contorno informativo che non esiste, un supporto valoriale andato, un contenuto vuoto … siamo il pacco napoletano … vedi una cosa ne compri un’altra.

… resta, restano, si confermano i “non mi dimetto” … magari nel contempo quel tunnel lo scavano sul serio e di tempo ne abbiamo ancora…

lunedì 19 settembre 2011

Contorno 27

La donna ideale è una figura di carta, un cesto vuoto che non ha una dimensione … un insieme di qualità spesso inesistenti, o comunque e coerentemente temporanee.

La donna da ricercare è un angelo o un demone … chissà perché poi non può essere la donna con la busta della spesa che s’intende di lattughe e che al momento proprio sa litigare per il prezzo giusto?

… queste femme fatali … terribilmente belle sino all’avere paura di farle uscire in strada o temere chi le guarda più d’uno sguardo lungo …

La donna ideale dovrebbe essere un modello povero … scarno e senza pretese … poche idee che altrimenti diventa ingestibile … una donna semplice con una vita semplice con una dolcezza semplice e una pretesa semplice … quella d’avere un semplice marito.

Una semplice e ripugnante storia … a base della società italiana … evviva la semplicità.

Trovata la donna ideale i signori uomini s’attrezzano e procacciano … e non ha davvero importanza come si vestono e quali accessori utilizzano … loro restano accessori delle donne … e non è mia ma di Cocò Chanel che oltre ad apprezzare per la botta di profumo che ha prodotto devo dire che non era nemmeno male nel suo pensiero … ma lei non era una donna semplice e non ha creato nuclei italiani … lei non avrebbe potuto.

Dissertazioni su donne … donne ideali ...  ma la visione migliore e puntuale è quella di Massimo Troisi ….
La vera, l’autentica visione al maschile … ascoltatela che è così … http://www.youtube.com/watch?v=X0Kez59m934 ... parola di femmina …


sabato 17 settembre 2011

Neo - Yttologia 94



Non ho rimpianti, né parole, né lacrime.



Tutto passerà, come la nebbia dai rami bianchi del melo.



Appassito in una decadenza dorata



Mai più io sarò giovane (…)



Esenin


Contorno 26

I Piaceri di Brancati attraversano molti argomenti, un diario speciale che sussurra i pensieri profondi dello scrittore … piccole note a margine per una società nutrita come la sua … pensieri profondi e nuovi che trovano una loro definizione in ogni decennio ma, pur sempre con il proprio bagaglio d’originalità.

  i Piaceri dell’amicizia ricorda Brancati “… io, per mio conto, che cerco i miei sentimenti  o come si dice oggi, i miei modi di sentire, nella dispensa, ove le cose più pregiate sono le più antiche, di questi doveri e profondi piaceri mi sono sempre caricato”... e il caricarsene vuol dire collocarle in una dimensione propria con una definita cornice.

Non è facile e non è assoluto … talvolta è come fare un percorso  circolare per trovarsi spesso al punto di partenza come in Come into my world della Minogue http://www.youtube.com/watch?v=63vqob-MljQ&ob=av2e   … enormi piaceri da cui derivano fondamentali responsabilità … si diviene corresponsabili d’un linguaggio segreto, un codice ristretto,  e sostenitori  d’un raccordato sistema d’intesa con il dovere di capire e di limitare, se necessario, il proprio intervento.
Sino all’andare via se è il caso … il vero amico fa anche questo … mantiene i patti e lascia realizzare l’altro.

E su questo punto la questione non è poco controversa … nelle sue pagine Brancati racconta dei suoi amici siciliani … ne definisce le particolarità, racconta i benefici di questi incontri, mette a frutto gli insegnamenti, come quello d’un amico con questa frase a bandiera della propria casa:”Sognate a lungo e poi eseguite!”.

Ecco cosa si può e si deve desiderare … ecco cosa un amico dice sommessamente all’altro …. Sognate a lungo e poi eseguite! … e andarsene fa si che i sogni possano diventare attuabili … sono lontana, nella mia dimensione, li non può succedermi nulla … sono tornata a me … i miei veri amici mi lasceranno li … dove sto bene, dove il dolore diventa creativo, dove si piange una sola volta e poi si riparte … li nel mio Paradiso.
P. S. ... Ai miei amici dedico il mio brano preferito http://www.youtube.com/watch?v=GEQpipS_qfc&feature=fvwp&NR=1 











venerdì 16 settembre 2011

Neo - Yttologia 93

Non vorrei aver capito, perché amare a senso unico prima o poi spezza il cuore” (…) “Non so come potrò sopportare a lungo la snervante precarietà di questa relazione” ammise, dimesso. “Quel suo modo di andarsene senza dire se ha intenzioni di ritornare. Mi ha proibito di cercarlo, la prima volta che ho sfidato il suo veto me l’ha fatta pagare cara. Non ho il suo numero di cellulare e mi chiama sempre all’ultimo momento dando per scontato che io sia sempre disponibile per lui. Poi arriva e mi da il paradiso, ma la mattina dopo se ne va di nuovo con quel vago “ci si vede”…”
La baracca dei tristi piaceri di H. Schneider





giovedì 15 settembre 2011

Neo - Yttologia 92

“…il bimbo ancora attiva la timida luce
D’una candela con fievoli voci, con vicoli echeggianti,
genera nei cantucci un mondo intero, crocevia in un angolo.
Ma noi abbiamo perso quell’occhio che muta, che vede
Il cielo in una luce di zaffiro, l’inferno in una faccia risecchita.
…”
Ronald Bottrall