martedì 13 marzo 2012

Neo - Yttologia 125

“Le stringhe, che annodava al mattino, continuavano a slacciarsi. La sua cravatta nera da chassid era sempre storta. (…) studiava solamente per desiderio di sapere. Ma, come aveva appena detto il cocchiere Zeinvel, da ciò non si ricava abbastanza per lo shabbath.”

Tratto da “Su un carro” di Isaac B. Singer

domenica 11 marzo 2012

FRUTTA 98 – Politica, saggistica e dintorni: scazzi seri per gente ignara!!




… I resti di Placido Rizzotto adesso sanno d’essere i resti “riconosciuti” del Rizzotto sindacalista e simbolo per molti … c’è voluto un po’ per trovarli, ancora un altro po' per identificarli e  ... ammettere che Lui era stato sempre li, sotto gli occhi di tutti e sotto il mancato ritrovamento dei molti.

Il pastorello Giuseppe Letizia ha pagato il riconoscimento degli assassini con una iniezione letale, come quella dei condannati nel braccio della morte … bastava fare il suono siciliano del No … difficilmente riproducibile per iscritto ... magari si sarebbe salvato … magari!

Non è una similitudine ma in CGIL spesso si trova chi alza la testa e non s’allontana dal pericolo … chi scende in campo e chi lotta senza fermarsi ma, al momento del riconoscimento sociale, Qui c’è ancora “tu mi dai io ti do” e, guarda caso,  vedi da chi è fatta questa politica … Tutti quelli che adesso si sono seduti al tavolo senza dire un fiato durante i partiti giusti … anzi, fermavano gli scioperi … affermavano che eravamo, chi lo faceva lo sciopero, dei fannulloni ... guarda caso lo stesso che diceva Brunetta!!

… E adesso, in molte scuole siciliane, Questi hanno spopolato … guadagnato posti in contrattazione … il giusto merito per il NON fattoma chissà come avranno fatto??

Misteri!!
 … I martiri e le lotte stanno da una parte … dall’altra passano a raccogliere come la questua in chiesa … comodo, facile, come diceva Giobbe Covatta “... basta poco che ci vò?”.

Indietro tutta che qui la vita è tutta un quiz … dalle donne italiane viste come pezzi di corpo, come sottolineato in questo documentario http://www.youtube.com/watch?v=5m4oM_gcZe4

Alle donne e per le donne  che dovrebbero fornire cultura e scelta con possibilità di scegliere ... ma accomodano le loro propensioni alle esigenze personali … e della scelta equilibrata chissenefrega … tanto poi si torna in classe e ci si lamenta per le scelte stataliste che non seguono, per le lotte che non conoscono, e che i loro sindacati gl’impongono di non conoscere … cadute dal pero … ma forse così si vive meglio … mi dovrei adeguare?



sabato 10 marzo 2012

Riflettere PL!ease! 10



Buona Domenica ai ricordi … non i nostri ricordi ma quelli collettivi, quelli che segnano un tempo, una disposizione … un passaggio o che comunque orientano, in un modo o in un altro, tocca tutti ricordare!!
… cambia tutti il ricordare, vogliono tutti un ricordo.

… la Domenica è pausa … nelle pause ci sono i ricordi di rinascita … come fare il punto e poi ripartire … come ricordare chi lascia e non trova più quel che ha lasciato … qui, poche parole, quasi nessuna lingua intellegibile, difficoltà lavorative e odio …
Io vi propongo questo pensiero ... e se non ve ne frega nulla il dolce alle mele lo potete prendere lo stesso … Buona Domenica!!

Contorno 53

Se mi lasci ti cancello di M. Gondry


Eri felice e con un segreto” ...  è quel che dice l’amico d’una centrifugata della memoria: com’eri e come sei dovrebbe essere sempre un peso presente … i ricordi hanno la loro funzione.

Come nel film di Gondry. i due ex-innamorati dopo la pulizia dei ricordi,  son tornati a scegliersi … non è un lavaggio accurato che ti “libera” dell’altro ma un percorso approfondito dove i ricordi hanno un ruolo fondamentale e il loro depotenziarli dev’essere un lavoro consapevole e d’analisi per non incorrere nuovamente nel rischio di rifare gli stessi errori.

La scelta dell’altro non è mai automatica: è il vissuto che si stabilisce, la costruzione di momenti importanti che faranno poi parte integrante dei ricordi del singolo … come ricordare quando andavi a scuola, quando hai fatto le esperienze importanti che ti maturano come uomo o donna.

Se qualcosa non funziona è anche quello un passaggio di cui prendere atto e farsene ragione conservando il buono che c’è stato … condizione fondamentale è il dirsi “addio” in qualsiasi modo. Si stacca il vissuto, si rielabora il dolore, si riparte per la propria strada senza paure …come per Joel e Clementine … tutte le tribolazioni date dalle resistenze o dalle poca convinzione nel lasciarsi è solo una sovrastruttura del film … fantastica la sceneggiatura e il montaggio filmico che ha fatto rivivere i ricordi “montati e cancellati” con un filo narrativo dinamico ed estensivo.

Eccovi il trailer http://www.youtube.com/watch?v=CuIfUNSE8Vc… vedetelo è davvero interessante!!

E’ meglio ricordarsi d’essere stati felici e con un segreto che una tavola bianca da riscrivere con lo stesso da cui si fugge … ricordate e dimenticate in armonia … credo sia il giusto o lo è almeno per me.
Mi ricorda tanto http://www.youtube.com/watch?v=D_P-v1BVQn8 ... la musica che sottolinea il commento: vanità femminili!!

Buona visione!!

venerdì 9 marzo 2012

Neo - Yttologie 124

“Non andare in bicicletta dietro l’angolo” disse la madre alla figlia di sette anni.

“Perché no!” protestò la ragazzina.

“Perché non posso vederti; tu cadi e ti metti a piangere e io non ti sento.”

“Come fai a saperlo che cado?” piagnucolò la bambina.

“Sta scritto nel libro Le ventisei porte Maligne, tutto quello che di male ti può accadere fuori dalla protezione di questa casa.”

“Non ci credo. Fammi vedere il libro.”

“E’ scritto in cinese. Non lo capisci. Per questo mi devi ascoltare.”

“Che cosa sono?” chiese la ragazzina. “Dimmi quali sono le ventisei cose cattive.”

La madre continuò a sferruzzare in silenzio.

“Dimmi quali sono!” gridò la bambina.

La madre non le rispose.

“Non me lo dici perché non lo sai!” Tu non sai niente!” La bambina corse fuori, saltò sulla bicicletta e, nella fretta di scappar via, cadde prima ancora d’arrivare all’angolo della strada.

Il circolo della fortuna e della felicitàAmy Tan

Neo - Yttologie 123

“Perché sono così piccola

Che mi perdo per strada

Perché papà che non è piccolo come me

E per strada non si perde

Non fa in modo che chi ho sognato arrivi prima?

E la gente del borgo del mattatoio

Con i suoi giardini di terriccio insanguinato

Le piscine insanguinate

Le scarpe dalle suole insanguinate

Perché non fa nulla?

Perché non fa nulla?

Quanto è pigro il sole d’inverno!”

Forugh Farrokhzad

mercoledì 7 marzo 2012

FRUTTA 97 – Politica, saggistica e dintorni: scazzi seri per gente ignara!!


Un bisogno malcelato è quello dello scrivere. Molti amici parlano scrivendo, rivendicano i loro bisogni scrivendo … magari in angoli nascosti, sepolti dietro quintali di polvere o in blog di confusione ... fra notizie serie o meno serie. Chi è malato di writepatia è un caso disperato e, in qualsiasi momento della propria vita, finisce steso sotto carpiati caratteri, lettere incise su di un  foglio o con lo scalpello su pietra ... qualche anno fa ho documentato le varie forme d’amore espresse nelle writepatia da muri.

Scrivere è aria … un anziano giornalista, che incontro quasi ogni mattina, scrive delle recensioni di film che ho visto e rivisto ma sempre con una chiave nuova … talvolta tragica, altre in chiave di cronaca o narrativa … lui però scriveva sul serio e adesso che è in pensione, da molti anni,  esercita il suo bisogno come può … quasi un Sex Pistols che canta l’inno alla regina http://www.youtube.com/watch?v=XjNnkF3RnXE ma a suo modo … lui, come il cantante dei Sex, cambia la modulazione ... il significato: dissacrato e trafitto resta all’incirca quello originale.

Si scrive per bisogno. Si comunica per bisogno. Si è donne per necessità.

Domani la stortura al femminile si affaccia sulla via della femminilità  … già, domani e solo domani, siamo donne … Svendita fallimentare, venghino signori e signore!! … il femminismo, che esiste da prima della festa in oggetto, senza la reale condizione femminile che ha portato all’istituzione di questa festa; grossomodo stiamo come in fabbrica … siamo donne c'è chi si chiede o chi ci guarda come se già l’esserci nel mondo del lavoro sia un regalo.
Il regalo l’hanno ricevuto  coloro che assumono, a vario titolo,  una donna ... una donna che sa fare tutto … sa essere molto e la paghi con poco … se ti gira l’insulti, le usi mobbing, la perseguiti, la licenzi se vuole un figlio … non è la preistoria ma solo la storia.
Giornali pieni d’una condizione al femminile degradata e usata … sia nella vita privata che in quella pubblica … è l’uso della donna-zerbino ...  dimenticavo, c’è la festa delle donne che risolve il tutto!!

L’emozionalità femminile è poi vista come un coagulo in un flusso sanguigno … c’hanno pure i sentimenti ste' stronze … e via dritto così: perfezione dentro e fuori casa … in famiglia e al lavoro … la contemporaneità è il sacro crisma della donna moderna … unge tutti e a tutte le ore … tutto a puntino e senza freni … c’è poi che t’addormenti sui mezzi pubblici o durante le cene ... quelle che chiaramente fai da seduta dato che i pranzi si fanno in piedi.

Non mi lamento del femminile moderno ma della femminilità negata a vario titolo … sono tanti gli esempi d’eccellenza che mi rendono orgogliosa d’essere donna come le Ayaan Hirsi Ali o Aafia Siddiqui  http://www.vogue.com/culture/article/read-it-now-wanted-women-faith-lies-and-the-war-on-terror-the-lives-of-ayaan-hirsi-ali-and-aafia-siddiqui/ ma con la visione matematica che una donna che fa stranezze sia, di conseguenza,  strana o cattiva ci usciamo davvero male ... è come diceva Bukowski … alla fine le donne con i denti storti” fanno meno male di tutta la gente che si conosce; la diversità nel mio tempo spaventa gli uomini piccoli, insignificanti ... come il fuoco per gli uomini primitivi … la diversità al femminile viene temuta e allontanata;  non si possono giustificare tutte le donne amate, colpite, uccise, distrutte anche nel e con il pensiero … l’anima fa paura oggi, l’anima al femminile distrugge qualsiasi percezione del bello, del vero.

Non voglio una festa della donna ma una donna a cui far festa !!onorandola in ogni istante!! in ogni piccolo passo, una donna che può fare le radici con il suo pensiero senza temere il suo essere femminile.

Auguri donne, mamme, sorelle, amiche … auguri a tutte coloro sche sapranno essere femminine anche oltre l’otto marzo.

Oh …

La mia parte è questa

La mia parte è questa

La mia parte

È un cielo portato via da una tenda appesa

La mia parte

È scendere una rampa di scale abbandonate

E giungere a qualcosa di logoro e nostalgico

La mia parte

È una malinconica passeggiata nel giardino dei ricordi

E morire nella tristezza di una voce …”

Forugh Farrokhzad