sabato 24 gennaio 2015

Rispecchiamento 16

Non serve fare rose con la pasta dolce con il ripieno di cannella e mela per superare ciò che si vede in televisione; ancora un'altra decapitazione in diretta come un tutorial qualsiasi, come imparare a fare il caffè o potare le rose, ancora e senza fine!
Talvolta mi chiedo qual'è il senso di tutto questa avventura del vivere e se mai, magari fra molti anni, qualcuno riuscirà ad attribuire un significato a qualcosa o a questo vivere malato e appiccicato di morte ... qualcuno che sappia dire almeno un perchè per quel qualcosa che succede. 
Perdo il mio tempo dietro i perchè e il mio tunnel carpale mi ha già narcotizzato la mano e m'intima di chiudere la conversazione con me stessa; magari quando mi opererò sarà meglio, farò ancora rose dolci con cannella e mela e guardando la tele mi accorgerò che la morte nera ha lasciato per sempre questo mondo. Magari come nei sogni dei bambini tutto tornerà a brillare e ci sarà vita e nessuna morte ... ma è una operazione alla mano mica al cervello; se s'infrange il muro della fantasia si trova solo la verità, e dio che male mi fa ... io che non mi vendo più agli amici vecchi e nuovi e che il mio mondo è solo naturale, quale disperato tentativo di pace dovrò fare con me stessa? Serve anche qui un tavolo di negoziazione ... attenderò il sindacato del sè per farmi dichiarare definitivamente matta, sola e matta, ma ancora viva.

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