venerdì 29 agosto 2014

Rispecchiamento 13

Che cultura è quella d'una donna con due libri iniziati -  e vicini -  e due Settimane Enigmistiche sparse fra l'incompleto e l'ignorato? Flutti di mare che si presentano e pensieri materni  - e lavorativi -  che martellano. Frasi sconnesse o estrapolate, possono comporre il puzzles d'una esistenza? Paragonarsi all'anno precedente, stesso luogo e stessa gente, per sottrarsi alle lamentele della mezza età? Questo algortmo della vita è talmente scontato che nemmeno Calvino può risollevare l'animo di questa perdente. Da cosa si definisce una perdente; dagli obiettivi non raggiunti o da tutti quelli che mediamente poteva - e senza difficoltà - raggiungere? Non si diventa donna per caso e mia figlia è su quella strada che conduce al volo senza aver scoperto le ali e la mia strada è su quel varco in cui volare non è più necessario, basta una solerte camminata e il conforto di qualche chilo in più. Il fantastico mare messinese mi consola dal cuore spezzato d'un figlio in lacrime e dalle mani legate dei doverosi No. Quanto dovere nell'educare: nel vivere le proprie vite è davvero necessario educare o aspettare che il vento ti porti da qualche parte? Emma Bovary mi guarda ma il Cosimo calviniano è solo piccolo ma di solidi pensieri: quando mi deciderò ad essere uno, e solo uno, dei due?

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