lunedì 15 aprile 2013

Contorno 164

Non so voi ma, le cose vecchie, a me vanno bene, anzi meglio, di quelle appena acquistate! 
Si passa del tempo a risparmiare per riacquistare qualcosa che è poi peggiore - spesso più scadente - dell'elemento sostituito e dura, in termini di uso, anche nettamente di meno. Mi sembra l'economia al contrario e il valore disgiunto in lotta con i tempi e ... niente che vada in porto come dovrebbe: potenza dell'Italia a testa in giù.
Riparte il mio progetto psicomotorio - vorrei far notare a quasi fine anno - e mi approssimo a lavorare, per un terzo delle ore necessarie, in una stanza che era già piccola ma, adesso, è anche piena - strapiena - di banchi e sedie della scuola dell'infanzia con l'aggravante che dovrei comunicare ai piccoli l'ordine ma vedono il disordine e permettere il movimento e invece devono stare attenti a non finire in ospedale. Ecco, qui è tutto così: poco, niente, male, squalifica del buono che c'era. Poi siamo tutti europei nelle norme vincolanti ma non in quelle necessarie.
Vi parlavo del vecchio: la mia vecchia macchina fotografica. Ha l'alloggiamento della memoria appiccicato con del nastro, il display storto, i pulsanti insensibili e i comandi quasi del tutto cancellati - vado ormai a memoria - ma le foto che produce sono di una bellezza eccezionale. Particolari dei visi dei bambini e una speciale plasticità nei loro movimenti che la nuova non riesce a cogliere in nessun modo. Anch'io sembro una figona e la cosa può anche non dispiacermi considerato che fra vent'anni questi bambini rivedranno le attività proposte nella loro scuola - compresi di banchi e sedie - e si ricorderanno d'una psicomotricista che poi non era da buttare nonostante l'età.
E' un tocco di auto-gratificazione ma talvolta penso che sia necessaria ... ritorno a studiare e sono,  per questo, insofferente ma un "brava" alla mia macchinetta mi sentivo proprio di dirlo e così ho fatto. Ora a lavoro!

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