sabato 22 ottobre 2011

Contorno 29

… Attrezzistica emozionale del sabato pomeriggio … da consigliare da consigliarmi … poca, pochissima gente … un ritrovarsi dalle fatiche settimanali … senti il collo staccarsi dall’ansia, il cuore riprendere il passo, la respirazione tornare al suo ritmo … una traspirazione emozionale per una rieducazione personale … cadenze temporali che confondono visi e parole di persone che albeggiano nel subcosciente … il mio tempo che diventa mio e … di altri … stasera a decine e salta il rilassamento!

… E’ il mio rituale, il mio spazio … musiche da colonna sonora per la meditazione e il mio rilassamento psicomotorio … la mente si apre e si fa uscire l’ansia dal cuore, dalla mente ma … funziona da soli o quasi …. Stasera una popolazione … i sabatisti … quelli delle uscite in gruppo tutti giù in palestra … una pioggia battente e quelli li … ma dico: “… l’avrete una vita? Usatela” … “… uscite” … “… lasciate le vecchie signore nei loro contorsionismi mentali!!”

E invece no!! … tutti li, Mario e company,  ma Io ho detto che mi dovevo rilassare e nessuno avrebbe potuto cambiare i miei propositi.

… Mi reco verso lo stereo e faccio partire il mio cd regolativo … e via con A first full of dollars e scende il silenzio … Morricone abitava le nostre dimensioni e il terrore si leggeva nello sguardo … corri, corri Grazia … rido dentro e vedo sgomento e agitazione … faccio in modo che tutto sia normale … trattengo il riso a stento … ma l’attività regolativa appiana i livelli e la respirazione scende a livelli tonali … si estende un dialogo tonico forzato ma accettato … e, passaggio dopo passaggio, arriva Giù la testa, Il buono, il brutto e il cattivo, The untouchables … a Mission sfregano i pesi … avanzano i sospiri … la regolazione si fotte e Mario arriva dicendomi : “… Grazia mi mancano gli speroni … “ … e io rispondo “… pistola sei già!” … risata generale e si riprende il virtuosismo del sabato ginnico … e della attività di relax.

A Cinema Paradiso ... http://www.youtube.com/watch?v=VTuwIWQ3PaY  partono i lacrimoni e i pat pat sulle spalle e ormai la sala attrezzi era divenuta un consultorio familiare …. partivano le ansie e il mio ridere dentro era sempre meno controllato … e ancora pat pat di circostanza.

Ma, giunti a Rocky ed in particolare ad Eye of the tiger … la sala riprende il suo sferragliante suono, l’animalesco fare per gonfiare muscoli a scapito del cervello … e al ritmo incalzante … faccio STOP e vado … un ma silenzioso è emerso ma io avevo finito e qualche volta è così bello essere egocentrica e non dover dare spiegazioni … solo qualche volta ma è terapia pure quella.




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