mercoledì 29 agosto 2012

Neo - Yttologie 141


Sussurro poetico
Bussi al mio angolo
Chiedere e chiedersi
poesia
siamo nati
Svestita
Distratta
Male mi fa il volarti sopra
Non vederti
Accarezzo le tue tele.
Ero bugia
Lasciami mentire
Perdona se puoi.
Inarte,  rifletti i tuoi colori
Usa memoria e sensazione
Usami
Non lasciare la tua arte.
Brinda al colore.

lunedì 27 agosto 2012

Neo - Yttologia 140

Kids today get a bad rep, but as teachers we see the other side of students. Students love learning and if they aren't loving learning with you then you are kind of doing it wrong.
Pete Pattison

domenica 26 agosto 2012

Contorno 127


L’estate che ho perso lo spirito mi sono trovata nuda
Smarrita dalla vita
Ho chiuso altri blog stasera … la mia fobia ha rotto gli argini e sono fuori controllo.
Non so come rientrare … non lo so più!
Ho bisogno d’aiuto!

Contorno 126


Ti racconto della luna vista sull’Etna. Ti racconto della notte, delle stelle, delle costellazioni, della stazione orbitante osservata di passaggio sino al suo sparire, inghiottita dal cono d’ombra della terra. Ti racconto che dentro quella stazione ci sono delle persone: cosa che non sapevo e che mi ha turbato. Ho pensato a persone stazionate per mesi nello spazio senza un proprio ambiente, una possibilità d’andarsene quando e come vogliono e gli stessi viveri legati a missioni che potrebbero anche non arrivare. Ti racconto che ho capito che c’è ancora chi si fida e si affida completamente all’altro. Totalmente. In modo unico.
Ieri sera si è parlato prevalentemente della luna e Armstrong moriva per complicazioni al cuore … come può morire chi ha un grande cuore, chi si è affidato ed è stato affidabile … non muore in realtà; non il suo mito, il suo esempio. Ecco, quello che ho saputo ieri sera l’ha scoperto lui, anche lui, e ha fatto in modo che mi arrivasse affidandomi una parte del suo sapere. Quale azione più bella può essere fatta? Io non riesco più ad affidarmi e ad affidare … chi visitava questo blog per me erano diventati tutti potenziali nemici. Subito scattavano il “Chi?” “Perché?” e poi la certezza “Mi faranno del male!”.
Ecco come vivo caro Armstrong … vorrei poter essere come te: libero, coraggioso, fiducioso. Per il momento guardo la luna, spero arrivi presto il prossimo tuo bagaglio: la certezza. Notte caro uomo sulla luna.Notte!

sabato 25 agosto 2012

Contorno 125


Le settimane scorrono e non sempre si riesce a creare una rete utile tale da garantire il tanto per tutti, il tutto per se. In realtà tendiamo oggi a dare troppo e tentare di darci troppo; questo è sano e naturale perché piace piacersi, piace piacere, si cerca una armonia possibile nel vissuto quotidiano. Anche se l’armonia è dannatamente difficile ottenerla perché ognuno vuole sempre una propria parte e, dopo averla ottenuta, spesso ritiene che è poco per le proprie aspettative. Specialiste in tutto e specializzate in niente si ottengono parziali risultati ma, forse, accontentandosi può essere davvero tanto.
Leggiucchio un po’, mi curo con l’alimentazione, seguo i miei desideri, mi do alla famiglia vicina ed estesa, salvo i capelli con impacchi nutritivi … coltivo il pompelmo che mi salverà dal mondo.
E’ davvero una lotta continua: il caldo, questo allucinante caldo che mi sta facendo odiare questa estate, mi ha procurato lo shock ai capelli seccandomeli di colpo e allo stomaco con svariate manifestazioni. Così con i capelli come lo spolverino per pulire la polvere e lo stomaco che mi distrugge anche se bevo solo acqua, sono li a fare intrugli e cercare di rendermi umana. Inoltre seguo notizie, vorrei leggere, provare a studiare per finire il mio progetto, riprendere l’inglese che ho lasciato, provare a dimagrire per il matrimonio della cuginona e questo caldo che non ti fa uscire di casa senza regalarti una sincope. Davvero sono alle corde … mi manca Parigi! Con le sue giornate pioggerellanti e qualche brivido di freddo … la mia salute che ancora non migliora del tutto e le corse e l’attività fisica andate. Mi riprenderò da questo periodo? Stasera andrò all’osservatorio magari trovo una stellina buona che mi segni la situazione. Che periodo però!
Almeno con i capelli un po’ di risultati li sto avendo:
Prima questo intruglio: (karkadè - aceto di mele - 5 cucchiaini di miele - 5 foglie di alloro)



Dopo questo impiastro:

Alla fine un po’ d’umanità:



giovedì 23 agosto 2012

Contorno 124


Quando incontri Singer sul tuo cammino si apre magicamente un mondo nuovo, pieno di paradossi magici e di demoni e spiriti benevoli che a guardar bene puoi trovarti accanto. Poi succede che per un certo numero di anni smarrisci la strada che ti ha condotto a Singer e leggi tanto di tanti, pregevole ma poco yiddish, per nulla magia e altamente rappresentativi del reale. All’improvviso prendi un aereo che ti porta a Parigi – come per la prima volta – e Singer rientra nella tua vita e con più intensità di prima.
Una Corona di piume è una raccolta di racconti che ho iniziato in volo, continuato nel mio ritorno e ripreso a casa e lì ritrovo quel mondo magico che avevo perso. Demoni, conversioni, corone di piume, penitenze, smarrimenti nel nulla e riferimenti altamente letterari che oggi non si trovano più. Così stamattina il buon Singer mi ha regalato L’uccellino azzurro di Maeterlinck, portato in scena da Stanislavskij nel 1908 e ritrovato come versione filmica – film muto – del 1918 dopo il precedente successo del 1910.
La storiellina dell’uccellino azzurro mi sembrava una favola, di quelle novelle che ti raccontano da bambina ma, in realtà, era una opera teatrale nota … e c’era la ricerca della felicità, appunto dell’uccellino azzurro che dona la felicità a chi lo trova.
Due fratellini, una fata, una ricerca per fornire aiuto e un film muto … vorrei proporvelo e farvi scoprire una recitazione espressivo-mimica che forniva i quadri necessari per la comprensione senza l’uso delle parole.
Solo attraverso il corpo o porzioni d’esso … la sperimentazione toglie il disinganno e allenta la cintura della moralità imposta: mi sono sempre ingegnata nella sperimentazione attiva e nella narrazione.

Quando si narra si usa la bocca che racconta, s’inarca, risponde, da e prende vita … fate conto che vi stia raccontando una storia, anche se la vedete già da voi, ma io mi esercito nella narrazione che ne farò e osservo le mie pieghe espressive: uso il metodo Stanislavskij.


Neo - Yttologia 139



“Di riviste, ce ne sono già troppe.”
“Ma che cosa dici? Sono dirette da puttane letterarie. Per tre zloty pubblicano le peggiori vaccate, e poi sono una cricca: tu parli bene di me oggi, domani lo faccio io di te. Tu e io potremmo far uscire una rivista pulita. Potremmo elevare la letteratura la letteratura a nuovi livelli.”
Tratto da “La Rivista” di Isaac B. Singer