Ogni volta che andavo a letto mi sentivo morire, sognandomi senza spirito, per poi marciare e risorgere ad ogni risveglio; poi mi rinfilavo sotto terra ogni sera.
Mi guardavo allo specchio chiedendomi il perché Non marcivo; mia madre mi guardava ed io non ritenevo giusto tenerla sempre in sospeso per la mia mancata vita e "lontana" morte. Già, m'impiccai sulla corda della avvolgibile ma rotolandomi non capì se ero poi morta. Allo specchio solo la mia deforme espressione e, dall'altro piano dell'asse di comprensione, il dolore di mia madre.
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