Visione sfocata e possibilista:
sembra quasi tutto possibile, tutto più vero, più bello. Senza occhiali e
sbarazzata della ingombrante miopia pensi: “Ma che è?” come nel buon testo di
Bennato solo che in verità s’intitola “Ma chi è?” ed è un testo piuttosto feroce, ideato
e realizzato contro dei fracassoni al di fuori di una sala prove. Parlavo di
miopia e del benessere che provo quando, abbandonati gli occhiali, vedo le ombre
che s’accavallano e si disciolgono in un andirivieni complesso che lascia
presagire il desiderio imminente d’una creazione fantastica, d’un andamento
lento e d’una percezione della diversità. Poi inforchi le lenti e tutto assume
un colore esagerato, quello della realtà! Una telefonata e l’amica adolescente
di tua figlia è scappata di casa e … “Viva, viva la guerra, santa, santa, la
guerra!” come dice Bennato e giù con le telefonate e le richieste e poi la
polizia viene informata in modo cautelativo. E’ trascorsa la mia sera con gli
occhiali sopra gli occhi a darmi luce e una buona notizia: la piccola è di nuovo a casa.
Adesso, finiti i miei piccoli
caratteri che dovrebbero illuminare il mio mondo fatto di yttologie irrisolte e
spasmi dal seguire, una ampia e comoda vita in solitudine, cioè senza essere seguita
da alcuno, sfilerò le mie lenti e tornerò lentamente al mondo confuso da anima
eletta, senza compromessi e spero in bene per il domani. Tolti! Non vedo ….
********* nessuna parola emerge. A domani!
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