sabato 6 luglio 2013

Contorno 168

Serata fra amici, discussioni politiche e sfuriate da ambo le parti su quella specie di cinque stelle a cui io ne darei solo meno una. Amici solidali a cui voglio bene ma che si distruggono in una politica che muta le forme e le menti dei poveri cristi. Ho lo stipendio bloccato sino al 2015 e aspetto il mio adeguamento da cinque anni, non ho avuto pagato il progetto eppur io sono la privilegiata, la parte d'Italia che pascola sui campi ancora pieni d'erba.
Io la odio la politica per come ci costringe a vivere, per come ci costringe ad odiarci e sul nostro odio costruisce il proprio avvenire.
Sto odiando anche questo Paese ma, per il momento è quel che ho.
Leggo, in inglese, devastanti testimonianze d'una persona che vive senza la madre, morta giovanissima di cancro, e subisco telefonate anonime  a mezzanotte, anche alle due, per pochi squilli che t'allarmano pensando il peggio per le persone anziane in famiglia ma che tacciono subito dopo, godendo dello stesso disinvolto segnale.
Una denuncia? Ma i carabinieri mi riderebbero in faccia eppure non lo dovrebbero fare perché la gente muore a partire da minchiate del genere e finisce la propria tranquillità dotandosi della provvista paura che è riservata alle donne.
In Italia va tutto bene, basta avere ancora un telefono per poter esercitare una sorta di onnipotenza; in Italia va tutto bene fin quando non andrà tutto male ... cosa si può definire male non è noto ai più.

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