“Lascia che t'insaponi.”
“Sono molto stanco.”
Salete frizionò la schiena di Mattos.Petto, ventre, pube.
“Girati verso di me” disse Salete.
Appariva ancora più bella. Aveva sciolto lo chignon, e ora le punte dei capelli erano bagnati.
“Quanti anni hai veramente?”
“Lo sai benissimo” disse Salete, sollevando una gamba di Mattos e facendolo affondare di schiena nella vasca. (…)
“Perché non mi fai vedere la carta d’identità?”
“Per non farti vedere la mia foto, è orribile.”
Dalla vasca da bagno passarono al letto. Per un po’ lui si scordò quei disgraziati delinquenti del cazzo e sbirri corrotti del cazzo e sbirri onesti del cazzo.
Tratto da Agosto di Ruben Fonseca
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