domenica 20 aprile 2014

venerdì 18 aprile 2014

Rispecchiamento 4

La sala dei Dibuk

All'improvviso mi ritrovai con un informatore sconosciuto e con una sala per feste grande, mirabolante, nobiliare e con un prezzo irrisorio. Non credevo a ciò che sentivo e con penna in mano e certezza d’aver trovato il giusto sentivo che mi si dice chiaramente << Sono stata li qualche sera fa …>> chiudo l’appunto, esulto in silenzio come son solita fare, e non vedo l’ora di prendere accordi per poter festeggiare alla grande e con classe senza dover spendere cifre che non possedevo. Giunti sul luogo, nella centralissima viabene della mia città, trovo un giardino incolto, un grosso catenaccio in un portoncino arrugginito e nessun nome e nessun appunto esposto fuori porta, in vista per probabili affittuari della sala. Non mi rassegno all’amarezza di un ennesimo sogno tradito e quando l’evidenza sfonda la certezza qualche volta è meglio non crederci e afflosciarsi nel probabile che è da sempre il miglior amico delle donne; chiedo, mi giro, fermo passanti e il loro silenzio è sempre affermativo quasi come uno schiaffo ma, non mi rassegnai. Freddo gelido attorno ad un sole chiaramente caldo e poi becco un detentore della verità << il salone? Quali feste signora … è abbandonata dal ’55 e non vi sono eredi, è una villa non affidata a nessuno perché non c’è nessuno a cui affidarla!>>  non mi sento raggirata ma solo visitata e adescata da un dibuk che nella sua poca pace trascina le possibilità altrui oltre che le sue. Qualche sera fa lo sconosciuto dibuk era stato invitato in una festa in un antico salone, chissà se è rimasto per sempre a ballare lì il suo tempo? Riafferrai la borsa, mi girai sui miei tormenti e decisi di festeggiare con preziosi tovaglioli di carta nell’angolo mignon della mia cucina. Era il giusto e bastava poco per pensarci prima.

giovedì 3 aprile 2014

Neo - Yttologie 177

"Che ne pensate di questa luna? E' carina, rispondono. Non mi cadrà addosso? I ragazzi ridono. E lui pensa, Fanno bene a ridere, cosi moriranno contenti. Estrae un grosso coltello, li sgozza in modo assurdo e poi se ne va a casa a riposare."
Tratto da La sposa liberata di A. B. Yehoshua

Neo - Yttologie 176

"Dunque, egregi signori, i mussulmani mangiano di notte, gli ebrei di giorno e voi cristiani di giorno e di notte."
Tratto da La sposa liberata di A. B. Yehoshua

domenica 30 marzo 2014

Rispecchiamento 3

La perfezione non esiste nelle alterazioni che imponiamo alla natura, nell'estetica ricerca del cercare ... quando hai finito di trovare, la scommessa resta aperta nel trovare il prossimo difetto che immancabilmente mi appartiene.
Appena ho finito di indicare una massa che mi punta, mi riflette la sua spirulina virale e mi fa accorgere che il mio semipermanente, che doveva salvarmi per un mese le mani,  dopo 4 giorni è scheggiato: Ci vuol coraggio ad accertarsi delle proprie immani mancanze ma lo specchio con me, in me, funziona sempre nello stesso modo ... retroflesso, ecchecazzo, e quando mai mi accenna una ragione o un merito che per definizione non m'appartiene? Guarda il dito e taci!Che s'è parli ancora m'incazzo di più ....

mercoledì 26 marzo 2014

Neo - Yttologie 175

"Ma (...) non ha lasciato sogni nel letto, lui si crea una visione nuda e fa l'amore con se stesso"
La sposa liberata di A. B. Yehoshua