martedì 28 giugno 2011

Contorno 11

… il tatto comunicativo fine ottocento era un cult … un misto fra una corrente di leziosità e un fresco-bagno d’interiora d’animali ….

Era bello comunque!!

Con il medesimo tono annunciavano morte e resurrezione … chiedevano di sposare o di lasciare qualcuno … un misto di melenso anonimato enunciativo … però c’era forza dirompente …. Sapevano cosa dire e non turbavano il soggetto diretto della comunicazione … anzi lo lasciavano con espressione invariata anche se vedevano un personaggio tipo il cantante dei Cure.

… nel Mastino dei BaskervilleHolmes comunica d’aver trovato il corpo del finto duca di Baskerville pure torturato e un poco mutilato … lo comunica alla sorella del defunto: ” … l’abbiamo trovato orrendamente mutilato … la bassezza dell’uomo è pari alla sua cattiveria!” e la sorella versa una micro goccia di lacrima, una spremuta di pianto … poteva anche dirle con lo stesso tono “ … al collo aveva una corona di budella ma non ha sofferto!”  la reazione emotiva sarebbe stata simile.

Forse qualche goccia in più!

Anche nel pianto letterario del tardo-ottocento c’era una sorta di pudore … fazzoletto merlettato posto al naso e convulsi singhiozzi all’opera senza una lacrima di trucco che colava … praticamente cemento a presa rapida.

… le reazioni sono cambiate negli anni … sono stati introdotti gli urli, gli spasmi, le reazioni nevrotiche, gli scatti  di violenza o di sesso come reazione al dolore … nella realtà tutto è un po’ diverso: nessuno scatta o piange a sussulti … il volto si sporca di trucco e un pasticcio incolore si localizza attorno agli occhi e meno che mai ti viene voglia di sfogarti a far l’amore … ma dove vivono!!

Nella cronaca soltanto in un caso: alla reazione per la morte d’un figlio – anche violentemente ucciso -  ne arrivato uno nuovo il mese successivo ma è meglio non parlarne …

Cos’eravamo senza cuore prima o dopo … sono le mie inutile osservazioni del mio primo  pomeriggio … ciò non mi rassicura e nemmeno mi sconvolte e intanto il principino di Monaco si sposa con una borghese – perché poi se sono notoriamente impelagati con la nobiltà e pari di tutto il mondo? – leggo e vedo delle ragazzine indigenti trasformate in prostitute dagli stessi genitori e vecchi bavosi pagare la “presa” della verginità di queste povere sventurate …

… torno a Conan Doyle che freddo si ma almeno con classe … ascolto il mio quasi-futuro-cd http://www.youtube.com/watch?v=yWn86xz8kng e penso al mio summertime con in mano niente o un pò d'idee ... è già qualcosa!!




domenica 26 giugno 2011

FRUTTA 56 - Politica, saggistica e dintorni: scazzi seri per gente ignara!!

La rivolta della “normalità” … Riccardo, l’autore del duplice omicidio milanese, era definito “tranquillo” … molti seriali sono tranquilli … negli stupri di gruppo passati e presenti – uno è stato commesso esattamente la scorsa notte verso una ragazzina di quindici anni – sono tutti soggetti normali.
La normalità comincia a preoccuparmi!
Cos’è normale?
Se uno va fuori di testa, e ti dice quello che pensa a suo modo, diventa un soggetto da allontanare, socialmente pericoloso,  poi ci sono delle macchine della morte e della violenza che camminano con andatura propria, un bel sorriso e rassicurante postura … anche belli e ufficialmente affidabili  ma che fanno stragi in niente e, la cosa che non accetto, senza alcun motivo.
Non accetto la morte senza motivo!!
Se nascere è importante e ufficiale, se vivere è un rispondere a regole sociali e umane che ci controllano e controllano altri, per morire dev’esserci sicuramente un motivo.
Per subire una violenza dev’esserci un motivo perché sono cose che ti cambiano dentro in modo irreversibile e non puoi farti una ragione se non c’è un motivo.
Sono certa che tutti noi scontiamo i deficit educativi familiari e sociali e, senza averne colpa, portiamo addosso le unghiate e i morsi dell’animo che questi soggetti portano dentro … ecco perché serve un motivo per morire e per accettare che i tuoi due figli vengano uccisi nella stessa notte.
Serve un motivo ed è meglio che i soggetti incriminati li tirino fuori perché la società civile non ci sta più, non accetta più l’infermità mentale o le follie d’una notte … è poco, non pensate?
L’atteggiamento del padre dei ragazzi è già un metro di sofferenza … non dovremmo sottovalutarlo o presto si arriverà all’occhio per occhio … e io non gli darei torto.
Giustizia sommaria ...  ma giustizia!!

sabato 25 giugno 2011

Neo - yttologia 77

-          Considero valore ogni forma di vita, la neve, la fragola, la mosca.
-          Considero valore il regno minerale, l'assemblea delle stelle.
-          Considero valore il vino finché dura il pasto,
-          un sorriso involontario,
-          la stanchezza di chi non si è risparmiato,
-          due vecchi che si amano.
-          Considero valore quello che domani non varrà più niente e quello che oggi vale ancora poco.
-          Considero valore tutte le ferite.
-          Considero valore risparmiare acqua,
-          riparare un paio di scarpe,
-          tacere in tempo, accorrere a un grido,
-          chiedere permesso prima di sedersi,
-          provare gratitudine senza ricordarsi di che.
-          Considero valore sapere in una stanza dov'è il nord,
-          qual'è il nome del vento che sta asciugando il bucato.
-          Considero valore il viaggio del vagabondo,
-          la clausura della monaca,    
     
la pazienza del condannato, qualunque colpa sia.      
Considero valore l'uso del verbo amare e l'ipotesi che esista un creatore.
-          Molti di questi valori non ho conosciuto.
-          Erri De Luca

venerdì 24 giugno 2011

FRUTTA 55 - Politica, saggistica e dintorni: scazzi seri per gente ignara!!

L’amore puro è omosessuale … lo ricorda Veronesi ma è opera di Platone: editoriali composti e documentati vi spiegheranno le fonti e le relative attribuzioni.
Io mi fermo all’osservazione.
Concordo con Veronesi-Platone, concordo sul rimarcato desiderio tautologico d’accoppiarsi per generare e ammetto che è un desiderio istintivo, quasi primordiale, lo scegliere per quella finalità.
Si sceglie il futuro padre … raramente il buon amante o quanto meno diviene una priorità secondaria, dopo aver soddisfatta la prima necessità o, quanto meno, raggiunta l’età per soddisfare solo la seconda.
Ma non è completa questa visione.
Anche le coppie omosessuali scelgono per finalità che non sono solo le pure idee, la bellezza spirituale, l’amare l’animo dell’altro … si dimentica che nelle scelte profonde c’è di fatto una istintualità di base che ti spinge a selezionare una determinata tipologia di persona e non parliamo di robe fugaci o d’incontri temporanei … di nulla di precario.
C’è di fondo il desiderio di soddisfare alcuni criteri di scelta e delle tendenze da condividere … non solo amore cerebrale ma una componente fisica forte, trascinante.
Una forma d’amore che dev’essere comunque trasformata e assimilata alla libertà dell’uomo, fuori da preconcetti.
Si ama d’istinto e cosa c’entra quale sia l’oggetto o la finalità dell’amore?



Da quello semplice fatto di gesti, di premure, di carezze, di pensieri a quello carnale che talvolta può essere spietato e non lasciar scampo alla poesia che ha generato il sentimento.

Ancora una volta ci troviamo di fronte all’etica d’un giudizio sommario: non si potrebbe amare chiunque e senza regole, senza convenzioni, fin quando dura?
Non saremmo più felici tutti … più sereni … senza impegni che ci logorano l’esistenza?
Maschio o femmina: ma che importa?
Non conta forse essere appagati da quel sentimento in qualsiasi veste si presenti?
Stiamo li a far il pelo alle parole, ad alzare muri, a cercare discriminanti … l’amore mentale è il migliore, quello più libero, quello non ricattabile, quello che non può essere spiato … il tuo segreto che diviene cellula di te, il più completo, il più vero.
In attesa della scomunica papale ascolto le belle parole di Pierangelo Bertoli  http://www.youtube.com/watch?v=VtQ9RFWl1XU&feature=fvst … anche amare a muso duro significa esistere … ne sono convinta!!

giovedì 23 giugno 2011

Neo - yttologia 76


Teplitz 6-7 luglio 1812]
6 luglio di mattina. -Mio angelo, mio tutto, mio me stesso. - oggi solo qualche parola a ma-tita (con la tua matita) - la camera me la potranno fissare soltanto domani, quanto tempo sprecato per simili inezie - perché questo dolore profondo, dal momento che è necessario - Può il nostro amore esistere altrimenti, se non le-gato ai sacrifici e alla rinuncia a pretendere tutto, che si può fare, se non sei interamente mia; se non sono interamente tuo - O Dio guarda quanto è bel-la la natura e non ti turbare per ciò che deve essere - l'amore esige tutto e con piena ragione, così è di me con te e di te con me - dimentichi così facilmente che debbo vivere per me e per te, fossimo interamente riuniti né tu né io pro-veremmo questo dolore - il mio viaggio è stato tremendo, sono arrivato qui ieri alle quattro di mattina, mancavano i cavalli così la posta ha dovuto cambiare iti-nerario, ma che orribile strada, all'ultima stazione mi avevano sconsigliato di viaggiare di notte, di guardarmi dall'attraversare un certo bosco, ma ciò mi ave-va invece stuzzicato - e ho avuto torto, con tutti quei sobbalzi su un fondo appena sterrato, la carrozza avrebbe potuto non farcela e con due postiglioni me-no abili dei miei, sarei rimasto bloccato a metà strada - a Esterhazi non è an-data meglio sulla strada normale, con i suoi otto cavalli contro i miei quattro. -Anzi, io mi sono persino divertito come mi accade sempre in caso di scam-pato pericolo - ma torniamo in fretta dalle cose esterne a quelle interne, ci ri-vedremo presto, anche oggi non posso comunicarti le osservazioni che ho fat-to in questi ultimi giorni a proposito della mia vita - se i nostri cuori fossero sempre vicini l'uno all'altro, non mi sarebbero certamente venute in mente, ho il cuore che scoppia di cose da dirti - Ah - ogni tanto penso che le parole non siano in grado di esprimere nulla - sii serena, continua ad essere il mio fedele, unico tesoro, il mio tutto, come io lo sono per te; il resto, quello che ci potrà e ci dovrà accadere, saranno gli dei a deciderlo. -
Il tuo fedele Ludwig
Lunedì 6 luglio sera
Tu soffri, tu, l'essere a me più caro - in questo momento m'informano che le lettere devono essere consegnate molto presto al mattino. Lunedì - gio-vedì gli unici due giorni in cui la posta parte di qui per K. - tu soffri - Ah, dove sono io, ci sei anche tu con me, parlo con me e con te, faccio come se potessi vivere con te, che vita! !!! così!!!! senza di te - Perseguitato qua e là dal-la bontà degli uomini che credo - così poco di voler meritare e che merito co-sì poco - L'umiltà dell'uomo verso l'uomo - mi fa male - e se mi considero nel quadro dell'universo, che cosa sono e che cosa è colui - che chiamano il più grande - e tuttavia - anche qui c'è il divino dell'uomo - mi viene da pian-gere al pensiero che tu riceverai le mie notizie probabilmente non prima di sa-bato - per quanto tu mi possa amare - il mio amore per te è ancora più forte. - e mai starmi nascosta - buona notte - come frequentatore dei bagni devo ora andare a dormire - O Dio - così vicini! così lon-tani! non è forse un vero edificio celeste il nostro amore - ma anche solido co-me la volta del cielo. -
Buon giorno 7 Luglio
a letto i miei pensieri sono già rivolti a te, mia amata immortale, ora lieti, ora di nuovo tristi, nell'attesa che il destino esaudisca i nostri desideri - posso vivere soltanto unito strettamente a te, non altrimenti, sì, ho deciso di errare lontano finché non potrò volare nelle tue braccia e sentirmi perfettamente a ca-sa accanto a te e lasciando che la mia anima, circondata dal tuo essere, entri nel regno degli spiriti - purtroppo così deve essere - ti rassegnerai, tanto più co-noscendo la mia fedeltà verso di te, nessuna altra donna potrà mai possedere il mio cuore, mai - mai - O Dio perché doversi allontanare dall'oggetto di tan-to amore, la mia vita a V. è ora miserevole - il tuo amore ha fatto di me il più felice e nello stesso tempo il più infelice degli uomini - alla mia età avrei bisogno di vivere in modo uniforme senza scosse - ma è ciò possibile nella no-stra situazione? - Angelo mio, mi dicono ora che la posta funziona tutti i gior-ni - quindi chiudo affinché tu possa ricevere la lettera al più presto - sii calma, solo contemplando con serenità la nostra esistenza potremo raggiungere il no-stro scopo di vivere insieme - sii calma - amami - oggi - ieri - Quanta nostal-gia, quanto rimpianto di te - di te - dite - mia vita - mio tutto - addio - ti prego continua ad amarmi - non smentire mai il cuore fedelissimo del tuo amato
L.
Eternamente tuo
Eternamente mia
Eternamente nostri

Neo - yttologia 75

“… Viva gli arabi, viva le mura altissime che circondano le loro case, e siano benedette le finestre con le gelosie! Tutto dentro, e sotto chiave: dolori, gioie, vittorie, sconfitte, tutto! Tutto chiuso dentro! I giorni amari, dolci, felici o dolorosi della nostra vita, nelle mani di gente come te diventano generi commerciabili che si vendono a metri e a scampoli nelle case, per le strade e le piazze della città. E mi voglio togliere questo vestito da fesso che a viva forza mi hanno voluto mettere addosso e che, dopo avermelo messo, vanno dicendo che mi sta a pennello”
         Gli esami non finiscono mai – Eduardo De Filippo

Contorno 10

Mare&sole … ok qui è così ed è una roba ovvia il narrarlo … come dire che a Courmayeur in inverno si scia …

Di che parliamo allora?

Ma dei fenomeni di costume, delle rarefatte rarità di menti traslucide e un poco fatte di sole, di sabbia di zucchero da granita e di panna su gli altipiani della ciocciotta che esce dagli attillati costumi.
Di musica al sapore di pallone di plastica …. Di quei tipi che si sgonfiano ad un’ora esatta
dall ‘esposizione al sole … delle nonnette termo climatizzate con ghiaccio sotto i piedi e culo esposto al meridione … ma proprio quello d’Italia e di pancioni gravidici esposti su bikini mini mini da averne il feto un attimino di vergogna.
E non di rado si sente una vocina dal pancione che dice “copriti mamma … copriti!!”  e tutto questo durante una lettura impegnata d’Eduardo De Filippo e un bel po’ di venditori che sciamano come mosconi su …

Ometto la parola poiché sciamavano anche vicino a me!!

Uno in particolare mi ha colpito: assortimento estremo da condurre sotto i trentacinque gradi e una vastità di proposte e articoli … sarà stato il venticinquesimo del giorno e il mio garbo naturale, la mia relativa grazia andava a consumarsi … però tenevo botta fra un discorso di Guglielmo Speranza – protagonista del libro – e sua moglie Gigliola per via di Bonaria, l’amante.

Discorso plastico, minuto, crudele … schiaffi morali sommati a quelli materiali … un amore vero, quello clandestino, naufragato sotto il peso del dovere istituzionalizzato … la vecchia storia che riemerge come sempre e lui, il venditore “Assortito” arriva con la sua filastrocca … “Aquilone-toallia-ochiale?”  segue il mio “No, grazie!” … riprende il suono e il ritmo “Aquilone-toallia-ochiale?”  ed io insisto “No, grazie, No!” e lui con il tono del vaffanculo “Paloneracheta” … perché è cosi che si dice per non offendere palesemente … un vaffainbicchiere santoriano che pur velato tradisce la natura.

Una lezione d’intercultura impagabile … una risorsa comunicativa senza precedenti … una semiotica del discorso purista … un vaffanculo senza pari!!

Ed è così che mi porrò al mondo … così riuscirò a far tesoro del mio giorno di mare … “Paloneracheta” a tutti amici miei … senza offesa ma quando ci vò ci vò Paloneracheta a tutti i politici e a tutte le loro porcate e a tutti coloro che non aprono ancora gli occhi.

Finisco il testo teatrale con un sorriso in più e magari la prossima volta una di quelle collane oscene la compro pure … finanzio l’alternativa divergente.