domenica 11 settembre 2016

FRUTTA 134 – Politica, saggistica e dintorni: scazzi seri per gente ignara!!

Ecco la Lysistrata di casa nostra: forte come una donna greca - abbiamo, del resto, sempre  un passato da colonia greca - e divertente come una farsa da sabato sera in birreria; che figura poi gli uomini che ne escono feriti e sconfitti sia come uomini che come false donne. Si potrebbe pensare ad un giudizio chiuso e oscurantista o comunque negativo ma, non è così!
Rendere una commedia di Aristofane moderna è davvero un problema: gli usi e i costumi, la smania per la guerra, l'uso del denaro pubblico per armarsi e le mire espansionistiche con il furto di materiale custodito nella terra desiderata, forse non è poi così difficile attualizzare questa commedia, almeno non è impossibile. Consideriamo lo sciopero posto in atto, quello del sesso lo sappiamo tutti, e l'impossibilità di soddisfare tale bisogno poichè tutte le donne, comprese le meretrici, decidono di scegliere gli uomini vivi ai morti o agli invalidi di guerra, fatto anche conto che tutte ci si mettesse d'accordo - cosa ardua di questi tempi - il tema delle madri e della pace hanno davvero creato la differenza in questa rappresentazione: madri piangenti per figli ormai persi. Ecco, questa Lysistrata troppo da birreria alla fine mi ha fatto pensare: lo sciopero di noi donne nel diventare madri potrebbe essere un vero deterente per le guerre moderne. In parte la mancanza di lavoro ha già posto in campo questo limite, si dovrebbe dire a voce alta:<< non genererò più bersagli per la guerra! non genererò più carne per il tuo odio!>> sino a fermare le generazioni e anche le guerre; questa potrebbe essere l'unica pace ottenibile.
Ecco qualche scatto dell'evento: le immagini sono eloquenti e non servono didascalie.



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