"Che dovrei fare? lo confesso è una vergogna essere così pazzo; ma non ho la virtù di porvi rimedio." lo dice Roderigo il frescone nell'Otello di Shakespeare e mi sembra di assomigliargli sempre più; pazzia, follia, imperdonabile bisogno deviante di abbandono alle mie fantasie spesso fuori controllo e senza rimedio.
Roba innocente quali sognar abiti o immaginare modifiche in casa che non si possono attuare ma, non voglio accettare la vergogna della follia.
Mi dicono spesso che dovrei essere un'altra anima, un'altro involucro, una nuova persona magari più razionale ma, cagionevole di lucidità dico a tutti ciò che penso e di cosa di rimando pensano gli altri , me ne infischio pensando ad una nuova proiezione da perfezionare nell'ambito della mia follia.
Roderigo era un frescone oltre che sognatore e probabilmente ci assomigliamo maggiormente per la prima caratteristica in luogo della seconda.
Torno dal moro e dalle sue gesta ...
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