sabato 11 gennaio 2014

Neo - Yttologie 169

Un po' sottosopra come mi sono ormai abituata ma, non c'è verso che qui le foto stiano dritte! Magari è giusto così o forse non lo è ma, so di certo, che molte cose non hanno ragione d'esistere ma esistono ugualmente. Palestra e cibo sono due corde della mia vita: troppo cibo poca attività, troppa attività e poco cibo, bulimia e tanta attività, tanto di tutto e ancora chili da perdere ma, oggi mi son voluta fotografare da sola. Ecco, perché si sente il bisogno di fotografarsi? Non è narcisismo, troppo semplice, troppo immediata questa risposta. E' il tempo che passa, gli eventi che cambiano e tutto quello che sei oggi non potrai essere domani. Se non si documenta il tutto potresti perdere la memoria dei fatti, degli eventi, delle situazioni e non aver mai fatto nulla di quel che veramente hai fatto. Ho passato molte fasi negli ultimi anni e adesso che ho deciso per me una certa stabilità mi accorgo di tanto che ho fatto in passato e che talvolta ricordo a spot - o mi fanno ricordare - ma che non è documentato e diventa quasi inesistente per me. La memoria visiva è potente e persuasiva per la memoria razionale. Sono stata una poetessa per molti anni ma lo avevo dimenticato, una discreta scrittrice ma non mi ricordavo più nessuna delle mie storie, una lettrice in inglese, con difficoltà a leggere e scrivere nel presente, ed ancora una ottima artista, una brava fotografa, una disegnatrice dei miei abiti e una fine umorista. Sono stato tanto ma quando arriva il periodo che non ricordo nulla dimentico tutto e sono un buco, un ricordo mancato, una bugia che si narra da sé senza ricordarsi più nulla di quel che era successo in precedenza. Ho trovato per caso una fotografia di un dipinto che un pittore, che non mi aveva mai realmente conosciuto, mi aveva fatto su una foto che gli ho inviato e moltissimi schizzi, disegni, tratteggi costruiti sulle mie storie, sulle nostre chiacchierate e un mondo di lavori che mi aveva inviato per dargli un parere. La mia attrazione era così forte verso il lavoro di quel pittore che ho interrotto qualsiasi rapporto, ho congelato i miei sentimenti, la mia poesia, i miei dialoghi e poi i miei monologhi per ritrovarmi. Mi è successo molte altre volte ed anche negli ultimi anni. Ho anche chiuso e cancellato molti blog di discreto interesse perché spesso è necessario per me rimettermi nel mio "criosonno" e soffrire, allontanarmi, riamarmi dopo l'odio per me stessa. Adesso sono di nuovo in guerra con il cibo perché lui ha la meglio ma oggi, in palestra, ho deciso che era bello raccontarmi e ricordare come vivo per offrirmi una occasione domani. Il fatto che sto riuscendo a scrivere quasi fluidamente di nuovo è un sigillo che salta e spero di non perdermi di nuovo. Oggi ho lavorato in palestra e mangiato cioccolatini che ho provato a rimettere senza però riuscirci, oggi ho provato a lottare ancora una volta e per me è già tanto.


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