venerdì 11 ottobre 2013

Neo - Yttologie 159

Per le vittime di Lampedusa: l'avevo scritta qualche anno fa e adesso è tornata carica di significati.


Jalii
Mare intorno e nuvole per coperchio… dal fondo piatto d’una barca oscillo dondolato come in un ventre di legno e le vibrazioni scuotono tremori e spasmi e un cielo immenso … sopra me…
Pesa l’aria, pesano le nuvole d’un grave e teso tempo… dei millenni che le hanno attraversate e che attraversano me… nel fondo piatto d’un ventre tremolante che procura spasmi…
Circondato da acqua non utile… fluido per pesci… ho le labbra gonfie e il mio ventre tremolante… gonfie e sanguinano … acqua per pesci, niente per gli uomini…spasmi nel ventre di barca… cielo fuori dimensioni e caldo… 
Galleggio senza meta… solo con le pustole per compagne e nel mio ventre solo spasmi… in quello della barca tremori e sciabordii non finalizzati…
Tocco terra… ci riuscirò… ho sonno adesso e m’addormento con il mio ventre vuoto, questo cielo grave che mi schiaccia e un sogno chiuso fra le pustole delle mie labbra…
Acqua per pesci… sognerò quella per gli uomini…
Uomini da fare fuori la barca… senza spasmi ne tremori… pustole chiuse in un sonno senza risveglio…


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